Mercoledì 8 Maggio 2024 - Anno XXII

A proposito di Turismo

In Italia conta solo come ti chiami e se sei apparso in tivù. Nessun “fatto personale” con il simpatico e attraente Matteo Marzotto, nuovo “capo” dell’Enit. Ma mette conto riflettere (almeno un po’) sui molti “treni” che l’Italia perde. Uno dopo l’altro

A proposito di Turismo

Se non ti chiami in un certo modo, con un cognome “ricco” o “potente” (meglio se tutti e due insieme e meglio ancora se il cognome è doppio, fa più fino) nel Belpaese non sei nessuno. Conta solo l’effimero, essere rampollo di quella famiglia, di quel casato (e meno male che la Rivoluzione francese ha superato i due secoli d’età).
L’apparenza, il blablabla, fare le ferie in un certo posto, in un certo modo ed essere presenti su certe spiagge e in certe discoteche. Senza quanto sopra, non conti un cacchio. E la professionalità, l’esperienza, le conoscenze dirette, la pratica quotidiana, aver vissuto delle realtà in prima persona, l’expertise, possono andare a farsi fottere. 

Dai filati “griffati”, ai turisti “sfigati”

Diego Della Valle, Roberto Cavalli, Matteo Marzotto
Diego Della Valle, Roberto Cavalli, Matteo Marzotto

Prendete il caso dell’Enit o come si chiama adesso, comunque resta sempre il solito carrozzone del Turismo italiano. Chi è il nuovo capo? Matteo Marzotto.
Un giovane rampante (e te credo: gli ascendenti han fatto la lira con la lana e così son pure diventati nobili) e bravo nella Moda. Eh sì, la Moda, te pareva: alla fine della fiera ‘sto Paese finisce sempre e solo a parlare di Ferrari e mutande griffate, ancorché, se mai ci si dovesse chiedere quale immagine è più valida per promuovere un turismo popolare, che è poi quello che conta, forse sarebbero ancor meglio la solita e ormai svilita pizza, più tarallucci e vino. Bravo Marzotto, dunque. Ma se si parla di Turismo, ‘sto rampollo, ha mai viaggiato – non in First nei soliti “posti bene”, non con il solito jet-set, no – è mai andato in giro “a la buena de dios”, a livelli e in condizioni normali, cercandosi un alberghetto, vedendo se è pulito o sporco, quanto costa, cosa danno a colazione? Ha mai studiato rotte aeree per vedere se quella tale compagnia può portare gente in Italia, come attrarla, come convincerla?

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Sa cosa sono le categorie degli alberghi (chissà se con la lira degli avi non ha sempre e solo dormito nei cinque stelle o al massimo in qualche quattro stelle, ma beninteso deluxe?) Sa, ancorché per sommi capi, quanto cuccano nel Belpaese per dormire, che tariffe girano e come vengono praticate (è probabile che tutte ‘ste cose mica le conosca, nel senso che si fa mandare il conto in ditta senza nemmeno vederlo?)
Il Marzotto Jr., ha mai organizzato un viaggio dall’estero, fosse solo per far venire dalle sue parti un paio di amici stranieri; constatato quanto costa un pullman, preso atto della precarietà delle strade (ma forse viaggia in elicottero) portato gente in trattoria (magari scoprendo che ti fregano sul conto, che il “coperto” e/o altre voci del conto sono un furto, che la pulizia dei cessi fa pena)?  
Forse quanto sopra non gli è mai accaduto (né gli è mai fregato niente).

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