Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

“Carta di Feltre”: diritti e doveri dei parchi italiani

Il meeting nazionale “Parchi per una sola terra” si è concluso l’11 luglio con l’approvazione di un manifesto sul ruolo delle Aree protette italiane. E già si pensa al Congresso mondiale della Natura che si terrà a Barcellona a ottobre

Alla politica, ad ogni livello, si chiede…

Campo di colza sulle colline di Valenza (G. Carrara - CEDRAP - www.parks.it)
Campo di colza sulle colline di Valenza (G. Carrara – CEDRAP – www.parks.it)

1. che ponga fine all’emergenza e guardi, finalmente, ai Parchi come ad uno strumento duraturo di pianificazione e di gestione del territorio, di aree sensibili e di risorse insostituibili;

2. che determini la certezza di risorse, finanziarie, umane, legislative in grado di garantire il raggiungimento degli impegnativi obiettivi prefissati;

3. che valorizzi appieno l’autonomia di gestione degli enti a livello territoriale, ma al contempo rafforzi efficacemente le politiche federaliste e nazionali di coordinamento e di intervento straordinario;

4. che promuova e consolidi un vero “Sistema di Aree Protette”, anche attraverso la creazione di una “task force” nazionale dei Parchi con esperienze miste a livello centrale, regionale e delle autonomie gestionali;

5. che semplifichi la gestione amministrativa all’interno dei Parchi, demandando agli Enti di gestione i compiti del rilascio delle autorizzazioni ambientali, paesaggistiche e culturali ad ogni livello, ferme restando le autorizzazioni edilizio-urbanistiche di competenza dei Comuni;

Una lince (G.P. Masserano - CEDRAP - www.parks.it)
Una lince (G.P. Masserano – CEDRAP – www.parks.it)

6. che sia data piena attuazione all’art. 7 della L. 394/91 che stabilisce priorità nei finanziamenti ai progetti, pubblici e privati, nei Comuni dei Parchi;

7. che semplifichi il governo dei Parchi, dando effettivamente in gestione agli Enti le proprietà demaniali comprese nei perimetri delle Aree Naturali Protette;

8. che favorisca la costituzione di nuclei di “interpreti naturalistici”, da affiancare al Corpo Forestale dello Stato e gli altri Operatori addetti alla sorveglianza nei compiti di educazione civica ambientale e di supporto al cittadino;

9. che consideri i Parchi laboratori istituzionali, bipartisan, in cui, come è giusto in un Paese normale e gentile, si valorizzino i “gioielli naturali”, le migliori esperienze di gestione, le persone capaci: a prescindere da ogni connotazione di parte;

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10. che favorisca e promuova strategie di comunicazione per accrescere la consapevolezza, nel Paese, del ruolo e dell’importanza delle Aree Protette, come insieme di identità locali e di valori nazionali da difendere e da restituire alle future generazioni.”
 

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