7 de Julio, San Fermìn!!
Ahimè, non sono a Pamplona; vedo l’Encierro in tivù grazie alla Rtve spagnola, dalle 7.30 di oggi e fino al 14, collegamento quotidiano con la capitale Navarra, ma lo spirito “è là”, dove, anni fa, tentando di scansare una vacchetta caddi “di culo” da uno steccato e per la botta presa rimasi quasi un’ora senza voce.
1° Encierro – Alle 8 in punto il cohete/razzo annuncia l’uscita dei tori dal Corral del Gas : partiti (non prima dei 3 rituali Canticos/litanie alle 7.55, 7.57 e 7.59: “a San Fermin pedimos por ser nuestro patron non guie en el encierro dando nos su bendiciòn, viva San Fermin! Gora San Fermìn!”, dietro i tranquilli cabestros/buoi iniziano la corsa i tori della ganaderia/allevamento del Conde de la Corte); al termine degli 846 metri, la tivù emana il primo bollettino (stavolta non di guerra): solo un ferito per “asta de toro”, normali contusioni craniche e agli arti per altri otto ricoverati (tra cui un sudafricano e un californiano).
Strade pulite nonostante il tremendo casino di ieri (vigilia di San Fermìn, quintali di immondizia, decine di migliaia di bottiglie vuote, libagioni al santo co-patrono della Navarra) ; gli addetti alle pulizie cominciano a lavorare alle 4, molti non vanno a dormire, non esistono festivi o non festivi, i Sanfermines sono un’unica Fiesta di 9 giorni, il 14 luglio si recita il “Pobre de mì” (e dopo pochi giorni parte il conto alla rovescia per il prossimo “7 de Julio San Fermìn!”); per la riuscita dell’Encierro lavorano quotidianamente 800 persone tra polizia, addetti alle Vallas (le assi delimitanti il percorso) sanità, via via fino ai Pastores (gli addetti al controllo dei tori) ; domattina 2° Encierro – Dopo una notte che si prevede freddina, ma non nei bar sulla Plaza del Castillo; tra gli oggetti smarriti ieri durante il Chupinazo, una dentiera …, alle 10 processione, la statua di San Fermìn gira per Pamplona.
8 de Julio…
Oggi toros di Cebada Gago di Medina Sidonia (Cadice); si temevano pericolosi (in 23 precedenti corse, 37 cornate) e invece si è avuto un Encierro “limpio”/pulito (vabbè, coi soliti 30/40 assistiti dalla Cruz Roja, il più grave con un puntazo/cornata superficiale “por asta de toro” al ginocchio, gli altri coi problemi che possono accadere a chi – anche senza tori intorno – corre scompostamente in mezzo a tanta altra gente, talvolta un filino incosciente, appena reduce da una notte certamente non analcolica oltre che quasi insonne). Come detto, Encierro “limpio” (“de libro”) e rapido, poco più di 2 minuti (appena partiti, i 5 toros negros e 1 càrdeno/grigio, sulla Cuesta de Santo Domingo filavano ai 30.6 kmh, a Mercaderes e a Estafeta ai 23,7 e nel finale alla Telefonica ai 21.2).
Finito l’Encierro tutti a sbafare l’almuerzo/desayuno dei Sanfermines (uova al prosciutto o stufato di toro, ovvio vino e per digerire un bel Pacharàn, liquore di prugnolo, mica male alle 9 del mattino) ; cosa non si fa per San Fermìn “el santo morenito” (ma non perché afro-americano, solo perché – accade a tutti i santi e madonne così definiti – secoli di fumo di candele accese intorno alla sua statua fanno somigliare a un negro anche un vikingo di Uppsala). Sempre ieri un toro dell’Encierro ha investito un ragazzo coreano, nome del toro: “Asiatico”; in tivù niente più spot pubblicitari (almeno nel Canal Internacional) degli asparagi e dei vini di Navarra.