La fauna del Parco
Infine, gli animali. Debbono essere dotati di notevoli capacità d’adattamento, a causa delle intense precipitazioni, anche d’estate, del freddo intenso dell’inverno. Non se la passa bene e richiede speciali cure di protezione dell’areale in cui vive, il gallo cedrone, mentre il francolino di monte non corre eccessivi rischi. Sono stati censiti sette specie di picchi che traggono nutrimento dagli insetti che popolano i tronchi degli alberi morti, frequentati anche dalla civetta minore e da quella capogrosso, dalla colombella e dal ghiro. Nel parco nazionale nidificano regolarmente oltre cinquanta specie di uccelli.
Sino alla metà dell’Ottocento, nelle vaste foreste a cavallo del confine con l’odierna Repubblica Ceca, vivevano grandi predatori quali l’orso, la lince e il lupo, malgrado la caccia spietata cui erano sottoposti.
Da quindici anni circa sono tornate le linci e si trovano anche le
lontre comuni, in gran parte provenienti dalla vicina Boemia. E’ stato
reintrodotto e si è acclimatato benissimo il corvo maggiore o
imperiale, mentre qualche dubbio di sopravvivenza si accompagna
all’allocco degli Urali. I cervi e i caprioli sono rari (l’habitat
complessivo non è ideale) e d’inverno gli animali esistenti debbono
essere foraggiati. Prevalgono nella foresta, per quantità e varietà di
specie, gli artropodi e i molluschi: vermi, crostacei, aracnidi,
insetti e gasteropodi (lumache e chiocciole), così pure come i
micro-organismi.
Un parco molto noto agli europei, quello della
Foresta Bavarese, meritevole di rientrare nei programmi di visita e di
studio anche da parte degli italiani. Non è poi così lontano ed è
facilmente raggiungibile.
Piccola guida al Parco e dintorni
Dove si trova
–
Partendo da Regensburg (Ratisbona) il Parco si sviluppa verso nord-est,
sino al confine con la Repubblica Ceca e con il Parco Boemo.
Il
Danubio che da Ratisbona scorre verso l’Austria delimita, sin poco
oltre Passau (Passavia) il confine meridionale del Bosco Bavarese. Da
Zwiesel, un grazioso paesino prossimo al confine, si accede al Parco
Nazionale vero e proprio.
Curiosità del Bosco –
Il paesino di Hardel (1167 metri) nel 1961 è stato abbandonato dai suoi
abitanti perché, a causa delle abbondanti nevicate, era molto difficile
viverci. Unici edifici rimasti: la chiesa e la scuola, chiamata
“superiore” in quanto la più “alta” di tutta la Germania.
Sport invernali e gite estive
– Più di duemila chilometri di piste di fondo ne fanno un vero e
proprio paradiso per chi ama lo sci o la slitta. Si pratica anche lo
sci alpino (soprattutto ad Arber, Hohen Bogen e S. Englmar) e la zona è
servita da numerosi ski-lift. Per la buona stagione, un’area
particolarmente apprezzata è quella più a sud di Deggendorf, famosa per
i suoi frutteti e le sue serre. Peri, meli e ciliegi, in periodo di
fioritura, rappresentano un vero ristoro per gli occhi.
Le feste del Bosco
– Durante la Pentecoste gli abitanti di Holzkirchen, per adempiere a un
voto antico, portano in pellegrinaggio sino al monte Bogenberg una
lunga stanga di legno (tredici metri) colata nella cera. Questo grande
cero, una volta giunti alla chiesetta, viene acceso e “consumato” in
omaggio alla Madonna. Un’altra festa caratteristica è quella di Pasqua;
seicento cavalieri, su cavalli bardati a festa, vanno in processione
fra Kötzing e Steinbühl, mentre a S. Englmar si commemora il beato
eremita che ha dato il nome al paese con giochi religiosi e
folcloristici. Ucciso nell’anno 1100, la salma del beato venne
ritrovata intatta nella foresta.
Acque termali –
Vi sono nella zona circa quaranta bagni termali e molti hotel
dispongono di piscine termali; i molti sentieri tracciati e curati
dall’uomo nella Foresta Bavarese consentono, con la bella stagione,
un’infinità di piacevoli escursioni a stretto contatto con la natura.
Arte del vetro
– Questa è una parte della Germania famosa per la lavorazione del
vetro. Molte sono le piccole “fabbriche” che danno dimostrazioni
pratiche di questo antico mestiere. L’Hotel Wildermann dispone di un
museo che raccoglie circa diciottomila suppellettili di vetro del XIX°
secolo, provenienti dalla Germania, dall’Austria e dalla Boemia.
Chiese, Fortezze, Villaggi –
Tutta l’area della foresta bavarese e ricca di chiese barocche, di
santuari, conventi e di numerosi monumenti medievali. I villaggi, le
piccole città immerse in un paesaggio verdissimo, rendono oltremodo
piacevole la visita a questa parte di Germania un po’ “decentrata”, ma
davvero interessante per la storia e la cultura che la caratterizzano.