Martedì 14 Maggio 2024 - Anno XXII

Nuove sinestesie al premio Suzzara

L’ultima edizione dello storico concorso del mantovano ha per tema i linguaggi creativi contemporanei. A Ferrara apre una nuova rassegna d’arte, a Venezia sedici artiste riflettono sulla metafora dello spazio

Lamberto Pignotti
Lamberto Pignotti

E’ il premio Suzzara a completare il calendario degli eventi d’arte contemporanea di fine estate. La 46esima edizione del concorso, nella cittadina a 25 chilometri da Mantova, vedrà il 21 settembre l’assegnazione dei titoli e la mostra delle opere in gara, fino al 2 novembre. Quest’anno il tema è la sinestesia: termine che indica una percezione che combina più sensi insieme e che in questo caso richiama alla versatilità dei linguaggi artistici attualii. Il premio, noto per aver richiamato, nei primi decenni di attività, la corrente del neorealismo, guarda oggi alla sperimentazione e alla commistione di generi accogliendo opere di pittura, scultura, istallazione, arte ambientale, fotografia e immagine digitale.  
Interessante finestra sull’arte contemporanea, il premio Suzzara ha una lunga tradizione: nato nel 1948, ha visto negli anni la partecipazione di artisti come Carlo Carrà, Umberto Boccioni, Renato Guttuso, Aligi Sassu. Il concorso era stato concepito come uno scambio simbolico tra lavoro culturale e contadino: gli artisti vincitori, tuttora, ricevono un assegno in denaro, un cavallo e un puledro mentre cedono la loro opera alla collezione. Suzzara ha così raccolto negli anni un piccolo patrimonio, memoria storica dell’evoluzione dell’arte italiana negli ultimi cinquant’anni.

ArtFall nel centro storico di Ferrara

Olaf Nicolaj. Courtesy Galerie EIGEN + ART Leipzig/Berlin, © by Siae 2008
Olaf Nicolaj. Courtesy Galerie EIGEN + ART Leipzig/Berlin, © by Siae 2008

Al programma delle mostre d’arte di settembre si aggiunge Ferrara: ArtFall, a partire da sabato 13, propone monografiche e perfomances di artisti italiani e stranieri. E’ il circuito cittadino di gallerie d’arte moderna e contemporanea, insieme all’organizzazione Xing di Bologna, a presentare un viaggio attraverso arti visive e live media. ArtFall si tiene in più sedi, con calendari di apertura differenziati, quasi a suggerire una nuova visita nella città estense e nei suoi luoghi meno battuti. Il padiglione d’arte contemporanea ospita Olaf Nicolai, il gruppo composto da Eran Sachs, eRikm, Toshimaru Nakamura, Giuseppe Ielasi, Emanuele Becheri, Andreas Golinski.
Il museo Giovanni Boldini – da vedere la collezione permanente dedicata al pittore ferrarese dell’Ottocento – espone il lavoro di Zapruder, il teatro comunale presenta Kinkaleri. C’è anche la casa di Ludovico Ariosto, sede dal 13 dicembre al 24 gennaio di una collettiva di fotografia e infine Andrea Belfi e Mirco Santi si propongono per soli due giorni, dal 4 al 5 ottobre, in un’abitazione privata. Fotografia, installazioni luminose e sonore, cinema e video sono le tecniche scelte dagli artisti per lavorare sui linguaggi ma soprattutto sugli ambienti e i significati della cultura di oggi.

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Venezia, interpretare lo spazio

Renata Boero, Courtesy Artiscope, Bruxelles; François Inglessis
Renata Boero, Courtesy Artiscope, Bruxelles; François Inglessis

I riflettori puntati restano comunque su Venezia che apre con la Biennale di Architettura il confronto con le arti visive. Tra gli eventi collaterali, – che aprono quasi tutti in parallelo alla mostra internazionale, dall’11 settembre al 23 novembre- , inaugura il 13 settembre “La sostenibile leggerezza dell’essere – la metafora dello spazio”, a cura di Lorand Hegyi e Davide Di Maggio. Sedici artiste sono state chiamate a riflettere sul tema “ridare nuova vita allo spazio”, inteso come luogo fisico ma anche culturale e psicologico. Un punto di vista esclusivamente femminile, all’interno della Biennale di architettura, concentrata quest’anno sui progetti sperimentali, viene accolto nelle stanze di palazzo Pesaro Papafava.
L’allestimento sembra richiamare il tema prescelto: è infatti l’edificio patrizio di origine trecentesca, già rivisitato nel corso dei secoli, ad apparire un ambiente diverso, modificato dall’estetica dell’arte contemporanea. Tra le artiste figurano Marina Abramovich, Gloria Friedman Francesca Woodman, Yoko Ono; le opere sono video e perfomances, ma anche disegni, pitture, fotografie.

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