L’Unesco ha riconosciuto nel 2003 il gioco tradizionale come una forma importante di espressione della cultura popolare, l’Italia non ha ancora recepito questa Carta, però esiste l’AGA, Associazione Giochi Antichi, che si occupa di mantenere viva la tradizione del gioco da strada.
L’appuntamento per appassionati e non è a Verona, dal 26 al 28 settembre, dove l’intero centro storico sarà chiuso al traffico per la sesta edizione di Tocatì, Festival internazionale dei giochi in strada. Il carattere internazionale è dato dalla presenza della Scozia come Paese ospite che presenterà una quindicina di giochi caratteristici celtici: dal caber, il lancio del tronco, al quoits, il lancio di un pesante anello di ferro, dal backhold, la lotta gaelica al game of Ba’, assai diffuso, una specie di rugby giocato da centinaia di persone dello stesso paese.
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, la manifestazione è dedicata in particolar modo agli adulti. La cinquantina di giochi proposti sono, infatti, quelli tradizionalmente giocati dai grandi, anche se non mancano momenti e attività adatte ai più giovani. Tutti i giochi potranno essere sperimentati dal pubblico.
Cornamuse e pupi siciliani per ragazzi della via Pál di oggi
Il calendario della manifestazione è nutritissimo. Non soltanto si giocherà ma sono previste altre forme di intrattenimento. Con la musica delle cornamuse in Piazza dei Signori per l’occasione ribattezzata Piazza Scozia. Il teatro vede la messa in scena del famoso romanzo dello scrittore ungherese Ferenc Molnar “I ragazzi della via Pál”, l’opera letteraria più famosa sui giochi di strada dei ragazzi. Il puparo Turi Grasso presenterà il suo spettacolo dei Pupi siciliani, dichiarati patrimonio dell’umanità Unesco nel 2001. Ci saranno anche una mostra fotografica di Vittorio Canisi con 22 immagini sul gioco da tutto il mondo, in più convegni in cooperazione con l’Università di Verona e incontri con personaggi della cultura.
Proprio perché la strada è l’ambiente naturale di questi giochi, gran parte del centro storico di Verona sarà chiuso. Sono oltre 2 chilometri quadrati di città svuotati dalle automobili, praticamente tutto il centro storico.
Dalla piazza all’osteria: la città si colora
Le aree della manifestazione sono indicati da colori differenti: in rosso dove si gioca, in blu dove si tengono convegni e mostre e in giallo per indicare dove ascoltare musica e degustare le specialità locali. Infatti, anche la gastronomia ripropone gli antichi sapori del luogo nella Cucina del Festival. Piatti come il risotto con il tastasàl o la pastisada de cavali che appartengono alla tradizione veronese. Non esiste un menu fisso ma ognuno può scegliere i propri piatti a un prezzo modico. Sempre a proposito di enogastronomia, Verona è famosa per le sue osterie, luoghi strettamente legati al gioco. Alcune di queste offrono aperitivi musicali gratuiti. L’Adige, il fiume cittadino sarà un altro protagonista. Nei tre giorni di Tocatì si potrà andare tra i vari luoghi del festival su speciali gommoni gratuiti. Ci saranno percorsi speciali con guide naturalistiche e il lungofiume San Giorgio sarà illuminato da una ventina di fari.
In occasione di Tocatì Verona offre degli speciali pacchetti turistici per una o due notti con prezzi che vanno da 51 a 220 euro a seconda della durata del soggiorno, della struttura e del trattamento prescelto. Tutto il programma dettagliato del Festival si può trovare sul sito Internet.