La rassegna gastronomica lodigiana festeggia il ventennale con l’edizione 2008, aperta dal 4 ottobre fino al 30 novembre. Nel capoluogo e nei comuni della provincia, in 26 ristoranti vengono proposti i menu con i piatti tipici della tradizione locale e i prodotti certificati dal marchio provinciale di qualità Lodigiano Terra Buona. Anche quest’anno si ripete la tradizione della gita nella Bassa Padana che dà la possibilità di assaggiare una varietà di 250 ricette, insieme ai vini di produzione locale. L’anno scorso la rassegna ha dichiarato 50 mila presenze e un volume d’affari di 1 milione e mezzo di euro. Obiettivo della Strada del Vino San Colombano e dei Sapori Lodigiani, il circuito che riunisce cantine, produttori e ristoratori e che organizza l’iniziativa, è mantenere e accrescere questa quota anche grazie alle iniziative collaterali. Provincia e Strada del vino hanno lanciato in parallelo eventi e calendari di visita sul territorio. “Il traguardo dei 20 anni consecutivi di rassegna è un obiettivo importante, che segnala l’ormai affermato consolidamento di questa manifestazione tra gli appuntamenti enogastronomici regionali e nazionali”, ha detto Carlo Pietrasanta, presidente della Strada del Vino.
Raspadura e brasati
Per 58 giorni consecutivi, in menu a prezzo fisso e proposte personalizzate dai singoli chef, il lodigiano rende omaggio alla propria tradizione presentando formaggi e insaccati caratteristici della Bassa Padana. Milanesi, lombardi e appassionati della buona tavola potranno riassaggiare la raspadura, tratta dalle fome giovani di Grana padano lodigiano, e gli altri prodotti a marchio come il cotechino, il salame di puro suino e il mignon. La rassegna passa poi ai primi e ai secondi: ricorda tempi lontani, quando la cucina poteva contare solo sui prodotti locali e quella lodigiana era basata in gran parte su legumi, carni rosse, salumi, risotti e bolliti; ma si distingue anche per comprendere in un solo menu diversi piatti importanti, compresi quelli che i contadini gustavano solo la domenica. Via libera quindi al risotto con pannerone o salsiccia, agli ossibuchi e polenta, ai brasati e per i dolci a tortionata, sbrisolona, crostata pere e cioccolato.
I menu sono accompagnati dai vini di viticulture e cantine del lodigiano, aderenti alla Strada e tra gli altri, il vino di San Colombano, il solo di denominazione d’origine controllata della provincia di Milano. Presente anche la birra, anch’essa di produzione artigianale locale.
Il lodigiano e i suoi tesori
A lungo dimenticata dagli stessi lombardi, come terra di visita e turismo, il lodigiano si riscopre con le iniziative autunnali a cominciare dalla città capoluogo, con il suo grande patrimonio di chiese storiche, per arrivare ai percorsi ciclabili dei dintorni, sui quali la provincia investe da alcuni anni. Tra gli eventi che si associano alla rassegna gastronomica, “il lodigiano e i suoi tesori” interessa musei, monumenti e aree naturalistiche. “Tesori restituiti” offre invece visite guidate gratuite a tre chiese del centro storico di Lodi: Sant’Agnese, Incoronata e San Filippo.
”La rassegna gastronomica è un’importante vetrina per il Lodigiano, capace di attrarre un numero sempre maggiore di turisti con argomenti ricettivi non convenzionali”, ha detto Lino Osvaldo Felissari, presidente della provincia di Lodi. “L’ampiezza dell’offerta turistica, che va dalla gastronomia al patrimonio artistico e naturalistico, oggi può contare anche sullo sforzo messo in atto dall’amministrazione provinciale per promuovere la cosiddetta “mobilità dolce” con la realizzazione una vasta rete ciclopedonale, che mette in collegamento Lodi con tutti i territori provinciali confinanti, Cremona, Piacenza, Pavia e da poco anche Milano, attraverso la ciclabile lungo la Pandina”.
Rassegna gastronomica del lodigiano, 20esima edizione
Dal 4 ottobre al 30 novembre, Lodi e provincia
Per informazioni: www.turismo.provincia.lodi.it