Venerdì 29 Marzo 2024 - Anno XXII

Århus: antica, moderna, tradizionale

Corpo vichingo, mente proiettata nel XXI secolo e spirito che conserva la propria storia. È la tripla anima della città danese nello Jylland con tante curiosità, a cominciare dal Museo della donna e dalla ricostruzione delle botteghe artigiane d’epoca

Luminarie di Natale in centro
Luminarie di Natale in centro

Da quando le compagnie aeree low-cost hanno cominciato a operare si sono aperte nuove destinazioni turistiche. Città e luoghi prima sconosciuti sono ora facilmente raggiungibili in poco più di un tempo medio di volo di un paio d’ore circa.
Århus (si pronuncia “Oorhus”), nella penisola danese dello Jylland è uno di quei posti, allora perché non approfittare di un fine settimana di dicembre per visitarla? Diverse sono le cose da vedere, alcune, se non uniche al mondo, almeno molto rare. Un esempio è il Kvindemuseum, storico Museo della donna fondato nel 1857, una carrellata sul mondo femminile nei secoli tra vita quotidiana, lavoro e i tanti problemi che sono ancora a carico dell’”altra metà del cielo”.

Museo ARoS, una spirale a ritroso nella storia dell’arte

Il Museo ARoS
Il Museo ARoS

Århus è una città di cultura. Ha un’ottima università e un museo di arte molto interessante, l’ARoS, uno dei più grandi nel Nord Europa. L’ispirazione dell’architettura, un cubo in mattoni rossi e vetro, viene dalla Divina Commedia, il percorso di visita parte dai piani interrati con le cosiddette “9 rum”, un percorso lungo nove stanze buie dove sono proposte delle opere di arte visuale, per salire con una scalinata a spirale fino alla luce. È un percorso a ritroso nel tempo, salendo si passa dall’arte moderna e contemporanea – meraviglioso il gigantesco bambino inginocchiato realizzato in fibra di vetro dall’artista iperrealista australiano Ron Mueck – fino alla collezione di arte danese del cosiddetto Secolo d’Oro, da fine ‘700 a inizio ‘900, con opere dei famosi “pittori di Skagen”, quegli artisti che si trovavano nell’omonima località sulla punta estrema della penisola dello Jylland per sfruttare la luce intensa e i colori che vi trovavano. Fino a gennaio il museo ospita una mostra di Erik Frandsen, uno dei più importanti artisti danesi.

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Nel Quartiere Latino le tracce dei vichinghi

Il Quartiere Latino
Il Quartiere Latino

Il museo si trova nella parte moderna della città, vicino al nuovo centro congressi e alla Sala da concerti, di fronte al municipio opera controversa del famoso architetto Arne Jacobsen. Ma Århus è stata fondata dai vichinghi e lo si vede dalla struttura del nucleo originario della città che oggi è il centro storico e il Quartiere Latino. C’è un bel museo, il Vikingemuseet che racconta di quei lontani tempi. Purtroppo si trova nei sotterranei della Banca Nordea ed è visitabile solamente negli orari di apertura degli sportelli. Ci si può consolare, poco fuori dal centro al Moesgårdmuseum dove la storia viene non solo mostrata ma anche ricostruita.

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