Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Ralph Gibson e Jill Mathis, il Piemonte segreto

Apre il 30 aprile la mostra che i due maestri statunitensi dell’obiettivo dedicano a Torino, al biellese e alla zona della Baraggia. Nella suggestiva cornice del museo Arca a Vercelli, ex chiesa di San Marco

Una foto della serie
Una foto della serie, “Omaggio a De Chirico” di Ralph Gibson

Mancano pochi giorni all’apertura di “Dialogues. Etymology of an Emotion“, la mostra di Ralph Gibson e Jill Mathis, a Vercelli al museo Arca, in piazza San Marco. I due fotografi statunitensi presentano dal 30 aprile un ciclo di immagini che raccontano il Piemonte a largo raggio, da Torino a Domodossola, sino ai paesaggi naturali del biellese e del vercellese e della caratteristica Baraggia. Circa sessanta opere, in mostra sino alla fine di maggio, propongono nello spazio Arca il connubio di due temi: la fotografia d’autore e la riflessione sul territorio. Il fatto che entrambi i maestri dell’obiettivo siano di origine statunitense esalta il valore delle fotografie, nate come itinerario di lettura della regione.

Ralph Gibson espone il ciclo di scatti, per lo più in bianco e nero, realizzati a Torino nel 2005, dal titolo “Omaggio a De Chirico”. Jill Mathis ha invece lavorato, nel 2008, a un’analisi del territorio per conto del Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese.

Rileggere il territorio

La Baraggia fotografata da Jill Mathis
La Baraggia fotografata da Jill Mathis

I due cicli di foto sono molto lontani dal reportage e dal documentario. Le opere di Gibson sono dettagli, inquadrature inusuali dall’alto o dal basso, su vie, strade e monumenti cittadini ma anche sulle persone. Si tratta di immagini da interpretare, “in cui Torino non rivela mai completamente se stessa”, ha detto Valerio Dehò, curatore, “ma la nasconde nei mille frammenti di uno specchio che non restituisce mai una sola immagine”.

Analogo criterio è stato seguito da Jill Mathis per dare testimonianza dei paesaggi piemontesi. Molte immagini hanno per soggetto la campagna e le risaie, ma fotografano anche scene di vita quotidiana e contesti urbani. “Vengo dal fotogiornalismo”, ha spiegato l’autrice, “in quest’occasione però non ho pensato a realizzare scatti di mera documentazione. Volevo che le foto fossero mie, che avessero un punto di vista originale”.

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Misteriosa Baraggia

Un altro scatto di Jill Mathis
Un altro scatto di Jill Mathis

Promuove la mostra il Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese: l’obiettivo è richiamare l’interesse sulla zona, anche dal punto di vista turistico. La Baraggia è un territorio che copre trentasei comuni, tra Biella e Vercelli, ed è stato negli anni oggetto di un lungo lavoro di riqualificazione, agricola e naturalistica. Noto per il terreno molto argilloso e difficile da coltivare, oggi la zona vanta il riso Dop, il castello medievale di Buronzo e un paesaggio di un certo fascino.

La mostra propone uno sguardo inedito sulla regione, in un luogo altrettanto originale: una Vercelli a torto dimenticata, dal gradevolissimo centro storico, e una cornice d’eccezione come il museo Arca. L’Arca si trova nell’ex-Chiesa di San Marco, restaurata e destinata a esposizioni temporanee. La struttura originaria della chiesa, di origine duecentesca, è tuttora visibile negli spazi che già hanno ospitato mostre di ampio respiro, come quelle della collezione Peggy Guggenheim.

Dialogues. Etymology of an Emotio, dal 30 aprile al 31 maggio, Museo Arca, ex Chiesa di San Marco, piazza San Marco 1, Vercelli.  Orario: da martedì a venerdì 14-19; sabato, domenica e festivi 10-20

Per informazioni: tel 015 8555777 – www.dialogues.it

Fotografie d’autore

Ralph Gibson, ritratto
Ralph Gibson, ritratto

Ralph Gbson ha compiuto nel gennaio scorso i settant’anni: alle spalle ha una carriera ricca di riconoscimenti internazionali, tra gli ultimi, il Lucie Award nel 2007. Californiano, oggi residente a New York, sarà a Vercelli l’8 e il 9 maggio per presentare le sue opere nel corso di eventi ufficiali. Il suo stile, spesso con soggetti di carattere fantastico e surreale, ha fatto scuola ed è stato il primo background di Jill Mathis, texana, sua più giovane allieva, oggi residente a Verbania. Jill Mathis si è specializzata in fotogiornalismo all’University of Texas e ha lavorato poi come assistente di Ralph Gibson. Se Gibson predilige il bianco e nero, la Mathis non disdegna l’utilizzo del colore, come per le foto in mostra a Vercelli. Come per Gibson, anche le opere della Mathis sono acquisite in diverse collezioni permanenti, negli Stati Uniti e, per l’Italia, nel Centro di ricerca e archiviazione della fotografia.

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