Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Sorpresa Liegi

Un itinerario liberato dai luoghi comuni fa scoprire a Liegi, città dal passato industriale, l’eredità di una storia antichissima e la bellezza dell’età moderna: dall’arte di Paul Delvaux alla stazione ferroviaria disegnata da Santiago Calatrava

Mangiare e bere

La gauffre
La gauffre

Della nobilissima tradizione enogastronomica belga si ritrovano ottimi esempi a Bruxelles e Liegi. In tutto il paese, del resto, prevale una cultura della buona tavola che unisce gastronomia francese, gusti continentali, e tradizioni della Vallonia. Da ricordare: i “produits du terroir“, specialità prodotte seguendo i metodi tradizionali, tra cui il prosciutto delle Ardenne, i formaggi di Herve, la selvaggina, le birre di abbazia.

Indimenticabile il cioccolato, – che si trova in tutte le varianti possibili – ma lascia, almeno ai golosi, un deciso ricordo anche la gauffre: la pastella a forma di “griglia”, oramai diffusa in Europa e in Italia, nella capitale del Belgio si trova dolce, mentre a Liegi ha una pasta meno zuccherina e vanta una variante tipica alla cannella.

A Liegi, da assaggiare le caratteristiche boulets “à la liègeoise“, polpettine che mescolano diversi tipi di carne con cipolle, pangrattato, uva di Corinto o prugne secche. Le boulets si servono con una salsa a base di sciroppo di Liegi, a base di succo di mele, pere e datteri e lasciano in bocca un misto di sapori, forti e agrodolci.

Sempre a Liegi, dopo le tradizionali birre che si possono degustare in tutto il Belgio, è d’obbligo concludere la cena alla Maison du Peket, per assaggiare l’acquavite tipica della Vallonia. Il Peket si consuma puro, fruttato o flambé: è base di segale, orzo e frumento e bacche di frumento e ha una gradazione alcolica che va dai trenta ai quaranta gradi.

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