Dino Basaldella a Matera per la terza edizione del ciclo “Le grandi mostre dei Sassi“. La cittadina gioiello della Basilicata ricorda il centenario della nascita dello scultore, nato nel 1909 e morto nel ’77, con una rassegna in più sedi: le chiese rupestri Madonna della Virtù – San Nicola dei Greci e il Musma, museo della scultura contemporanea.
Dopo le retrospettive dedicate ai fratelli dell’autore, Mirko e Afro, Matera torna a parlare della famiglia Basaldella con un’esposizione che conta, in tutto, 80 sculture, 50 disegni e una ventina di gioielli.
Le opere in mostra furono realizzate tra il 1924 e il ’75 e coprono la ricerca artistica del maestro sino alla sua scomparsa, nel ’77. Alle suggestioni, nel centro storico dei Sassi, delle grotte delle chiese rupestri si aggiungono, nel percorso di visita, gli spazi del Musma, il palazzo Borracini di origine seicentesca, dal 2006 sede di esposizioni periodiche dedicate alla scultura.
Dal bronzo all’acciaio
L’opera di Dino Basaldella viene riproposta grazie al lavoro che Giuseppe Appella, curatore, ha realizzato insieme agli studiosi Paolo Campiglio e Giovanni Bianchi e allo scrittore Cesare Milanese. Dell’artista di Udine si ripercorre la ricerca estetica che va dal figurativo al post-cubismo e attraversa materiali tradizionali come bronzo, legno e marmo sino agli studi su acciaio, ferro, residui di officine industriali.
Nelle chiese rupestri si trovano le sculture di grandi dimensioni, mentre al Musma si trovano i lavori di arte plastica più piccoli, i gioielli, i disegni. Il repertorio di documenti della biblioteca Scheiwiller, oggi nel museo, completa il quadro.
“In mostra abbiamo un nucleo di sette sculture inedite in legno, realizzate quando l’artista aveva sedici e diciassette anni”, annuncia Giuseppe Appella. “Un esempio dell’abilità tecnica tipica di Basaldella, anche da giovanissimo”. Da segnalare anche “Donne che gridano”, l’opera che segna il passaggio dal figurativo all’informale”, il “Ritratto di Filipponi”, San Sebastiano. I prestiti vengono da tutta Italia, e fra l’altro, da collezioni di Udine, Trieste, Roma.
Sculture in una città che è scultura
Alcune delle opere monumentali, che non è stato possibile trasferire a Matera, sono documentate da fotografie e dai lavori preliminari. Per “Kennedy”, dell’Istituto tecnico industriale di Pordenone, sono presenti i sei bozzetti preparatori che mostrano i diversi passaggi creativi che ha attraversato l’artista nel realizzarla.
Filmati, testimonianze televisive e cinematografiche si aggiungono alle sculture: “Le esposizioni di Matera sono sempre complete, guardano all’intero percorso dell’artista”, osserva Appella. “Ci siamo concentrati sull’arte plastica perché è un genere poco presente nelle mostre italiane”, aggiunge il curatore. La cornice dei Sassi di Matera ha dato il primo suggerimento: “Sono mostre di scultura, in una città che essa stessa una scultura”. Le esposizioni sono organizzate dal circolo La Scaletta, un’associazione di volontari attiva sin dagli anni Settanta, che porta a Matera una media di visitatori che va dalle 10 alle 30mila persone a mostra. (30/6/09)
Dino Basaldella
Dal 27 giugno al 3 ottobre
Matera, chiese rupestri Madonna della Virtù e S.Nicola dei Greci Musma, Museo della scultura contemporanea
Orario: da martedì a domenica, 10-20
Per informazioni: tel 0835 236233, www.materacultura.it