Garachico – (Tenerife, Canarie)
Sulla costa ovest, sotto il Teide (la più alta montagna di Spagna) che quando fu vulcano (1706, tremenda eruzione) distrusse quasi totalmente quello che – fondato da un banchiere genovese – era stato il più importante porto di Tenerife. E anche il più bello, tant’è che oggi Garachico è una piccola città museo, un “must”, un dovere visitarla (e fare un bagno nella lavica piscina naturale). Castelli di San Miguel e San Felipe, chiese e conventi, eleganti case “particulares”.
Gernika – (Bilbao, Paesi Baschi)
In spagnolo Guernica, tristemente famosa per il bombardamento (26 aprile 1937) durante la Guerra civile (da cui il capolavoro di Picasso). Ma la località è storicamente e tradizioalmente ben più famosa perché da epoche remote, sotto l’Albero (una quercia), suo simbolo tuttora esistente, il popolo basco decideva i suoi destini, in assoluta libertà e indipendenza, ottenuta e garantita dai re spagnoli. Inoltre: tre chiese e un museo sulle distruzioni dal bombardamento.
Grazalema – (Cadice, Andalusia)
A 830 metri di altitudine, per chi fugge dall’assolata Andalusia, Ronda a 33 chilometri, poco distante la Costa del Sol, non solo il fresco (e piogge non rare dovute alle nuvole in arrivo dal golfo di Cadice) ma anche magnifici panorami e interessante fauna (capre selvatiche, falchi, avvoltoi, aquile reali) nel Parque Natural (che quanto a flora vanta il Pinsapo, una sorta di conifera, vera e propria reliquia dell’ultima glaciazione, protetto dall’Unesco). Tipico il Pueblo Blanco.
Guadaliupe – (Caceres, Estremadura)
Località di grande interesse storico e religioso, di devozione per la Virgen Negra (appunto di Guadalupe) che secondo il re Alfonso XI favorì un’importante vittoria sui Moros. Per il suo decisivo apporto fu costruito un monastero con chiesa simile a una fortezza. Qui venivano a ringraziare i reduci dai viaggi in America e nella “fuente” della Plaza Mayor furono battezzati i primi Indios provenienti dal Nuovo Continente. Bello il centro abitato, tipico “extremeño”.
Guadix – (Granada, Andalusia)
Una zona da conoscere nel senso che la visita va estesa a Purullena, 7 chilometri, vantante oltre le case “trogloditiche”, un infinito mercato su strada di artigianato di terracotta e ceramica, e il castello de La Calahorra, 17 chilometri, di Lorenzo Vazquez, splendido esempio di architettura rinasimentale italiana. A Guadix oltre alle “cuevas” case scavate nel tufo (curiosi i comignoli spuntanti dalla terra) si visitano la bruna Alcazaba con murallas, Catedral e Plaza Mayor.
Guardia, La – (Vitoria/Gasteiz, Paesi Baschi)
Capitale della Rioja Alavesa (nella zona visitare anche Labastida) tra Vitoria e Logroño, tra un mare di vigneti che forniscono tra i migliori “caldos” (vini) di Spagna (tante le Bodegas nella zona) si ammira questo complesso medioevale chiuso da mura con cinque porte. Dalla Plaza Mayor, belle viuzze con palacios di pregio, ma è Santa Maria de los Reyes a entusiasmare, con la meravigliosa, policroma Portada Gotica (XIV secolo) raro esempio di bellezza in Europa.
Horta de San Juan – (Tarragona, Catalogna)
All’interno della strada mediterranea Barcelona-Valencia, al confine Catalunya-Aragòn, appartenne ai Templari; vale una deviazione e una visita per le caratteristiche di località tipica del nordest spagnolo. Vanta due soggiorni di Picasso (e quindi si visita un museo con opere eseguite durante il suo soggiorno). Bel Casco Antiguo con la Plaza Mayor arricchita da un Ayuntamiento rinascimentale e dalla chiesa gotica di San Giovanni Battista. Gastronomia.
Iglesuela del Cid – (Teruel, Aragona)
Ubicata nel montagnoso Maestrazgo tra Teruel e il mare, questa “poblaciòn” di poco più di cinquecento abitanti, riporta indietro nella storia, ai tempi del mitico ed eroico Cid Campeador che appunto da questi posti organizzò la conquista di Valencia. In un’atmosfera tipicamente medioevale il Casco Urbano (monumento storico- artistico) riserva angoli interessanti: la Torre de los Nublos, la iglesia parroquial, i Palacios Matutano e Daudèn, la Casa Santa Pau.
Lerma – (Burgos, Castilla y Leòn)
Tipica località “castellana” tra Burgos e Madrid, Monumento Historico-Artistico grazie alle grandi ricchezze accumulate (a spese del re Filippo III che pagò abbastanza cari gli inviti ad assistere alle corride nella magnifica Plaza Mayor) dal primo duca. Il magnifico Palacio (sulla Plaza) è da poco un elegante e maestoso Parador. Nel Casco Antiguo belle strade con portici, notevole la Colegiata de San Pedro y San Pablo. Solita ottima gastronomia (zuppe e arrosti).
(9/7/09)