La calura di agosto a Biella, oltre alla temperatura, fa salire una insolita febbre. La “febbre dell’oro” che coinvolge tanti cittadini e curiosi che si immergono muniti di stivaloni nelle acque del fiume Elvo armati di pala e setaccio nella speranza di trovare qualche pagliuzza del prezioso minerale. Tutti appassionati di una tradizione antica che quest’anno coinvolgerà i migliori cercatori del mondo (sono interessati più di venti Paesi). È a Biella, infatti, che si svolgono (per la terza volta in Italia) dal 15 al 23 agosto, i Campionati Mondiali dei Cercatori d’Oro (info: www.atl.biella.it. Telefono 015/351128) con manifestazioni a tema e cinque giorni di gare.
Nella vecchia miniera romana della Bessa
Nessun “El Dorado”, ma la Riserva Naturale Speciale della Bessa – una vasta area naturale situata ai piedi della Serra Morenica e circondata dai Torrenti Elvo, Viona e Olobbia – che un tempo era una miniera d’oro a cielo aperto, molto sfruttata dai Romani che qui avevano uno dei loro giacimenti. Ovunque ci sono cumuli e cumuli di pietra (messi insieme negli anni dai Vittimuli, la popolazione assoggetta dai romani) che al mattino, complice la leggera brina e il sole, luccicano davvero come se fossero ricoperti di una lieve patina d’oro. O forse sono le “fate dai piedi palmati”, che nel custodire i segreti della zona, come vuole la leggenda, amano ogni tanto dare segni della loro presenza attraverso lo scintillio sfavillante dei numerosi ciottoli.
La zona, magia a parte, è ideale anche per fare delle semplici passeggiate all’aria aperta, o trekking, o percorsi a cavallo, facendo così di Biella, la capitale piemontese dell’outdoor (è possibile scaricare direttamente su palmare, la mappatura digitale completa della sentieristica della provincia).
Spiritualità e natura del Santuario di Oropa
Nei dintorni, poi, sono diverse le possibilità per le escursioni, ad iniziare dal Santuario di Oropa (www.santuariodioropa.it) immerso tra i monti, meta preferita dai biellesi che spesso vi trascorrono le domeniche o anche semplicemente il tempo della pausa pranzo. Al di là dell’aspetto religioso (il luogo sacro, pare il più antico dell’Occidente, è legato al culto della Madonna Nera) l’insieme monumentale (composto dal Chiostro con la Basilica Antica, dalla Basilica Nuova e dai corpi laterali, dove sono state ricavate più di trecento moderne stanze per il soggiorno dei pellegrini) colpisce per il silenzio, il senso di pace che pervade lo spirito, i suoi verdi prati, il crepitio dell’acqua che sgorga dalla centrale fontana del “Burnell”.
Da visitare, nelle gallerie che percorrono gli edifici laterali, la raccolta degli ex-voto situata nella galleria dei Canonici: centinaia di quadri ed oggetti votivi, gioielli. Tra le curiosità, si segnalano le due magliette di calcio (quella del Milan e della Nazionale) di Alberto Gilardino, il giovane attaccante e campione nato proprio a Biella nel 1982. E ancora, su richiesta, l’Osservatorio Meteorosismico, la Biblioteca, il Museo del Santuario, il Padiglione Reale dei Savoia e il giardino botanico montano (015-2523058, oasi Wwf che tutela la flora alpina). Il pezzo forte d’arte è la settecentesca Porta Regia dello Juvarra. Nei dintorni si può visitare il Sacro Monte, patrimonio Unesco, con diciannove cappelle dedicate alla vita della Vergine Maria e popolate da centinaia di statue policrome, scolpite a partire dal 1620.