Le prelibatezze dell’Alta Langa, il territorio che si estende nella parte meridionale della provincia di Cuneo, si offre ai buongustai per una serie di cene a tema in alcune delle più caratteristiche osterie piemontesi sparse tra Cerreto Langhe, Cravanzana, Murazzano.
“Alta Langa in tavola” si presenta per la quarta edizione conservando la stessa formula ma rinnovando l’offerta dei ristoranti aderenti: per quattro venerdì a partire dall’11 settembre sino al 2 ottobre, altrettanti ristoranti serviranno menù speciali rivisitando in particolare due prodotti tipici del territorio.
Curiosando nei laboratori caseari o nelle stalle
Come negli anni scorsi, alle cene a tema, gli organizzatori (Comunità Montana Alta Langa, Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero e Turismo in Langa) hanno affiancato un’iniziativa che accontenta in particolare le famiglie con bambini avvicinandole a una tradizione contadina che si può dire millenaria: l’apertura delle aziende agricole, dei laboratori artigianali in cui si lavora il formaggio, la visita alle stalle dei bovini e le gite nei noccioleti e nei boschi sulle orme dei cinghiali o alla ricerca dei funghi. I proprietari delle cascine e delle ditte produttrici accoglieranno i visitatori nei fine settimana, a partire dalle 10, su prenotazione (per informazioni vedere il calendario). Infine, chi volesse fermarsi nel fine settimane in collina e visitare nei pressi i borghi di Bossolasco, Murazzano, Borgomale, può prendere in considerazione i pacchetti viaggio strutturati per l’occasione (per informazioni I Cannubi 0173.220943 – incoming@turismoinlanga.it).
(3/9/09)
I menù
Il calendario (consultabile su www.turismoinlanga.it e www.altalanga.cn.it) inaugura la prima sera, venerdì 11 settembre, con portate a base di formaggi locali e erbe aromatiche come i raviolini al plin alla salvia con il prelibato formaggio Murazzano Dop o uno sformato di toma “Abate” addolcita da miele d’acacia; il 18 settembre, protagonista in tavola sarà la carne bovina di razza piemontese e la patata di Mombarcaro con una proposta che va dal muscolo di vitello al Barolo alla guancia di vitello stracotta al Nebbiolo; il 25 settembre è il turno della nocciola abbinata ai vini bianchi del basso Piemonte. Tra le specialità, un trancio di trota in umido all’Arneis e nocciole. Venerdì 2 ottobre si chiude con funghi e selvaggina e anche qui l’offerta varia dagli strozzapreti al sugo di cinghiale, al fritto di scamone e porcini, solo per citare alcuni piatti. I prezzi dei menù fissi oscillano tra i 25 e i 35 euro, nella maggioranza dei casi includendo anche le bevande.