Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Omaggio svizzero agli atleti di Zeus

Al museo di Mendrisio una selezione di 150 sculture e anfore della Grecia antica. Il tema è la passione mai svanita dello sport, il culto dell’uomo in forma fisica e con virtù morali, dalla lotta al pentathlon olimpico

Discobolo, Antikensammlungen di Monaco, epoca romana, da un originale di Mirone, 450 a.C
Discobolo, Antikensammlungen di Monaco, epoca romana, da un originale di Mirone, 450 a.C

Sino a Mendrisio per tornare nella nobile cornice dell’arte greca. Il Ticino coglie l’occasione dei Mondiali di ciclismo su strada, previsti dal 23 al 27 settembre, per riflettere su natura e senso dello sport in una mostra a tema, “Gli atleti di Zeus“. Gli sportivi dell’età antica che gareggiavano alle Olimpiadi, gli eroi immortalati dall’epica di Omero, si ritrovano in un’esposizione di 150 oggetti prestati al museo d’arte di Mendrisio da collezioni svizzere e tedesche. Sculture per lo più in marmo, bronzi, ceramiche come anfore e vasi a figure nere e rosse testimoniano il ruolo della prestanza atletica nell’antichità. Si va da reperti dell’ottavo secolo avanti Cristo sino a opere del secondo secolo dopo Cristo, fra originali e copie romane. Un viaggio nella classicità mai dispiace e le opere d’arte antica restano una meraviglia a discapito dei secoli che hanno sulle spalle. La mostra a cura di Simone Soldini, Esaù Dozi e Carlo-Maria Fallani offre un punto di vista selezionato e aggiunge, agli esempi di mano greca, alcune opere di origine egizia, assira e nuragica.

L’uomo bello e buono

Cohe del pittore di Achille, Antikenmuseum di Basilea, 480-440 a.C.
Cohe del pittore di Achille, Antikenmuseum di Basilea, 480-440 a.C.

Il culto antico del corpo – ma non solo – si potrà rivedere in questa carrellata che dal discoboli alla raffigurazione dei lottatori sui vasi darà conto dell’uomo “bello e buono”, “kaloskaagathos”, che, secondo la cultura greca coniugava virtù fisiche e morali. L’opera più antica è un’anfora della seconda metà dell’ottavo secolo avanti Cristo, del museo archeologico di Erlangen. Da segnalare la Choe del Pittore di Achille, del 400 circa avanti Cristo, da Basilea; la Testa di Diaudimeno, copia romana da un’opera di Policleto.

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Tante erano le discipline praticate nell’antichità come corsa, salto in lungo, giavellotto, pentathlon sino alle gare ippiche e la lotta. Più evidenti nelle sculture – c’è anche un Discobolo in bronzo di età romana, ispirato all’originale di Mirone – molti sport sono illustrati nella ceramica come l’Anfora panatenaica del 500 avanti Cristo, di Karlsruhe.

(8/9/09)

 

Gli atleti di Zeus. Lo sport nell’antichità

Dal 13 settembre al 10 gennaio

Museo d’arte Mendrisio, via Vecchio Ginnasio20

Orario: da martedì a venerdì 10-12; sabato e domenica 10-18

Per informazioni: tel 0041 916403350, www.mendrisio.ch/Museo/home.htm

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