Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Il Belgio di Folon

Poesia, leggerezza, morbida vivacità. Sono le caratteristiche dell’arte di Folon, un personaggio poliedrico e immaginifico. Pittore, scultore, disegnatore, incisore, ha lasciato opere di magia che diventano l’occasione per un viaggio nei luoghi in cui è nato

Nella chiesa di Waha, magiche vetrate

Le siepi ordinate del parco topiario di Durbuy
Le siepi ordinate del parco topiario di Durbuy

Durbuy è un minuscolo centro di raro fascino. Posto tra il fiume Ourthe e una ripida roccia, alle porte delle Ardenne, fu fondato nell’XI secolo intorno al castello costruito dal Conte di Lussemburgo. Le strette vie di impianto medioevale sono animate da botteghe e rivendite di specialità locali. Spicca il Vielle Halle aux Bielle, un palazzo del XVI secolo che mostra bene le peculiarità dell’architettura del periodo. Qui c’è un’altra Fontaine aux Oiseaux, particolare perché in marmo rosa portoghese. A Durbuy c’è anche una vera e propria curiosità: il “parco topiario” più grande del mondo. Oltre diecimila metri quadri, dove trovano posto alberi di bosso tagliati a creare animali e figure di ogni tipo.

Ma in questo viaggio sulle orme di Folon, l’emozione più grande arriva dalle vetrate della chiesa di Waha, la più antica chiesa romanica del Belgio, nei pressi di Marche-en-Famenne. Qui Folon dà vita a quell’idea di immagine magica sempre ricercata. Grazie al gioco dei colori, delle trasparenze e della luce, che cambia con il passare delle ore e delle stagioni, tra le pareti candide spiccano il volo colombe e santi, angeli e stelle. Per dar voce all’uomo e a Dio.

(16/9/09)

Pura “poesia” al servizio dell’impegno civile

Jean-Michel Folon, Homme au parapluie
Jean-Michel Folon, Homme au parapluie

Non manca in lui anche un aspetto impegnato: crea manifesti per difendere cause umanitarie, come quella per Amnesty International e illustra la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo pubblicata nelle sei lingue ufficiali dell’Onu.

È grazie al suo impegno civile e politico per la pace e contro ogni forma di violenza che nel 2003 viene nominato Ambasciatore dell’Unicef. A questo impegno appartiene “Le messager”, il messaggero, la scultura che Folon ha realizzato davanti al Palazzo Reale di Bruxelles, per ricordare le piccole vittime dell’orrore.

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Alla fine degli anni Novanta il Belgio è scosso dalla scomparsa prematura e cruenta di bambine e ragazzi. Una grande mano, alta più di quattro metri, solcata da minuscole rughe, con in cima le ali aperte di un maestoso uccello che sta per spiccare il volo è il monumento a questi bimbi violati. Al rapporto tra uomo e natura, alla necessità di un dialogo con l’ambiente, altro tema a lui caro, è invece dedicata la Fontaine aux oiseaux: l’omino attorniato da animaletti pennuti, posta in un piccolo parco sulla Avenue A. Solvay. Da non perdere è soprattutto il grande olio su tela che giganteggia di fronte alla scale mobili nella stazione del metrò Montgomery. Magic City è un enorme murales di centosessantacinque metri quadrati che riprende tutti i suoi forti colori e concentra lo sguardo su un mondo onirico e immaginifico.

Notizie utili

Block notes per Olivetti
Block notes per Olivetti

Pernottamenti

Un buon indirizzo per dormire nella capitale belga è l’NH Hotel du Grand Sablon, quattro stelle, rimodernato di recente. E’ in un quartiere, il Sablon, vivace e multi culturale, con piacevoli negozi di antiquariato e gallerie d’arte, posto proprio di fronte al mercato di antiquariato che si tiene in Place du Grand Sablon (www.nh-hotels.it).

A La Hulpe, immerso nella foresta di Soignes, c’è il nuovo Dolce La Hulpe che coniuga design e natura. Lo stile minimalista delle camere e dei grandi ambienti comuni lascia ampio spazio al verde e ai grandi alberi del parco di settantadue ettari che lo circonda (www.lahulpe.dolce.com).

Pranzi & cene 

A Bruxelles, grandi ambienti, luminose vetrate, tavoloni e credenze in legno grezzo, menu a base di tramezzini e dolci appena sfornati, ma anche zuppe e piatti unici: il Pain Quotidien conta filiali ormai in tutto il mondo. E’ un buon posto, ideale per un pranzo o una merenda. Ottimi i dolci al cioccolato (11 rue des Sablons, telefono +32 2 513 5154).

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A Durbuy, nel cuore storico della città, tra giardini, orti e costruzioni medioevali, il ristorante Victoria ha ambienti che mischiano stile contemporaneo e pezzi antichi. Nella bella stagione si mangia all’aperto le specialità cotte alla griglia o nel forno a legna. Ci sono anche dieci camere (Rue Des Récollectines, telefono +32 86212300).

Come arrivare

Brussels Airlines ha voli low cost per Bruxelles da Bologna, Cagliari, Firenze, Milano, Napoli, Roma, Torino e Venezia (www.brusselsairlines.it)

Per informazioni

Ufficio turistico della Vallonia e di Bruxelles

Via Soperga 20, Milano, telefono 02 860566, www.belgioturismo.it

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