Martedì 23 Aprile 2024 - Anno XXII

Quando Milano era una città portuale

Dal Lago Maggiore alla Laguna di Venezia in battello. Un progetto che dovrebbe diventare realtà nel 2015

La discesa in barca avvenuta lo scorso aprile per il recupero dell'idrovia Locarno-Milano-Venezia-Trieste. Foto di Toni Nicolini
La discesa in barca avvenuta lo scorso aprile per il recupero dell’idrovia Locarno-Milano-Venezia-Trieste. Foto di Toni Nicolini

È stato firmato ieri il protocollo d’intesa tra l’Istituto per i Navigli – Associazione Amici dei Navigli e il Centro Internazionale Città d’Acqua di Venezia per recuperare il ruolo interregionale e internazionale di Milano città d’acqua. Contemporaneamente è stata inaugurata anche una mostra fotografica a ingresso libero dal titolo “Incontri ravvicinati in gondola sui Navigli” con immagini di Toni Nicolini e Alessandro Gandolfi che sarà aperta fino al 27 settembre nel Centro dell’Incisione in Alzaia Naviglio Grande 66 a Milano.

La rinascita dei Navigli

Il Naviglio Grande in una foto d'epoca
Il Naviglio Grande in una foto d’epoca

Lo scopo del protocollo, si diceva, è quello di far tornare Milano una città d’acqua. La Darsena di Porta Ticinese è stata fino a pochi decenni fa uno dei principali porti mercantili italiani per la navigazione interna tra l’Europa Continentale e il mare Mediterraneo. La rinascita dei Navigli è in atto fin dal 1985 e la proposta dell’associazione è quella di ridare a Milano il ruolo di città-porto interno dell’idrovia che parte dalla sponda svizzera del Lago Maggiore a Locarno e giunge a Venezia lungo il Po passando per il Ticino con deviazione sui Navigli milanesi. Il progetto è in corso di realizzazione da parte delle Regioni Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto e del Canton Ticino, e l’obiettivo è quello di giungere nel 2015 all’inaugurazione della “continuata e libera navigazione” da Milano a Venezia. (18/9/09)

 

Per saperne di più:

www.amicideinavigli.it

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