Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Miniguida delle località “minori” della Spagna/8

Per chi si appresta ad andarvi in auto, informazioni utili, magari da stampare e ritagliare, tenendole in “saccoccia” (versione slang della “tasca” di Mondo). Raccomandazione personale: basta con le descrizioni dei soliti posti. A volte, per ignoranza (intesa come “non conoscenza”) tralasciamo a poca distanza luoghi che avremmo voluto (e dovuto) vedere

Pals, Catalogna
Pals, Catalogna

Pampaneira – (Granada, Andalusia)

Una delle più belle località (con Capileira, Bubiòn, Yegen, Trevelez, nota questa per i prosciutti) delle Alpujarras, la montagnosa regione – tra i picchi della Sierra Nevada e la Costa del Sol – che nel corso della storia diede rifugio alle genti dell’Andalusia incalzate dalle invasioni (vi abitò a lungo lo scrittore inglese Gerald Brenan che sulle Alpujarras scrisse “A sud di Granada”). Un territorio diverso dal resto dell’Andalusia per tradizioni, architettura, artigianato, cultura.

 

Pastrana – (Guadalajara, Castilla la Mancha) Una quarantina di chilometri a est di Alcalà de Henares (due visite combinabili) oggi poco più di mille abitanti, un tempo (Cinque e Seicento) ricco centro storico di importanza politica (la principessa di Eboli e Santa Teresa). Tanti i monumenti (palazzo ducale, fontana quattro Caños, tre conventi, casa de Moratìn e altre “señoriales”) su tutti la Colegiata, nella sacrestia un mastodontico catafalco con ventiquattro candelabri di bronzo (ultimamente usati solo per tre funerali, tra cui quello di Franco)

Cappelli e bandiera spagnola in uno stand di una fiera a Malaga
Cappelli e bandiera spagnola in uno stand di una fiera a Malaga

Osuna – (Siviglia, Andalusia)

Tra Siviglia e Malaga stop d’obbligo: posto storico (resti di una colonia romana di Pompeo) sedi dei potenti Duchi di Osuna, edifici civili e religiosi (prevalente barocco); le case con le finestre con “rejas” (inferriate) nella calle San Pedro (dichiarata dall’Unesco “una delle più belle strade d’Europa”) il palazzo del Marquès de la Gomera (hotel) il museo del Monasterio de la Encarnaciòn; infine, eccellente monumento, la Collegiata de Santa Maria de la Asunciòn.

 

Pals – (Girona, Catalogna)

Sul mare (cinque minuti d’auto) della Costa Brava (selvaggia, almeno un tempo) con un “casco” (borgo) antico, chiamato “pedrò” in parte salvato dal rischio di risultare troppo “turistico”, la località merita una visita per il ben preservato aspetto medioevale (estese mura, castello, torri, chiesa gotica, ayuntamiento e museo di archeologia sottomarina) tra bei paesaggi (nella zona è ripresa la coltivazione del riso) e ricordi storici. Nei dntorni le belle Begur e Palafrugell.

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Alpujarras
Alpujarras

Pedraza de la Sierra – (Segovia, Castilla y Leòn)

Basterebbe la porticata Plaza Mayor (con campanile romanico della chiesa di San Juan e i palazzi dei marchesi di Lozoya e Miranda) per giustificare una visita che riporta d’incanto nella Spagna medioevale e in quella imperiale della Castilla y Leòn, in un contesto di stradine, viuzze chiuse da case nobiliari, “casonas” (e non manca il carcere). Bello il castello dei Duques Condestables de Castilla (XVI secolo) oggi proprietà della famiglia del pittore Zuloaga.

 

Peñafiel – (Valladolid, Castilla y Leòn)

Alla confluenza del Duero con il rio Duratòn. In avvicinamento, affascina la visione del castello costruito su un lungo colle (più di duecento metri di mura, al centro la torre principale; sembra una nave galleggiante su una pianura ricca di vigneti). Molto bella nella sottostante “poblaciòn” la antica Plaza del Coso (edifici in legno, vi si celebrano corride). Nel centro della Ruta del Vino (di cui un interessante Museo nel castello) in zona Bodegas del grande vino Ribera del Duero.

 

Peñaranda de Duero – (Burgos, Castilla y Leòn)

A sud di Burgos, poco distante da Aranda de Duero, vale uno stop per chi passa in questa parte della Castilla y Leòn lungo il Duero (che più “vinicolo” non si può: in zona tante Bodegas ed eccellente “cordero”/agnello). In lontananza la lunga sagoma del castello illude chi poi ne scoprirà le precarie condizioni. Molto bello El Palacio del Conde de Miranda, in realtà vari edifici di differenti stili ed epoche. Da non perdere la più vecchia “botica” (farmacia) di Spagna.

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