Il turismo si conferma al primo posto nel mercato italiano del commercio elettronico. I dati a preconsuntivo per il 2009, annunciati cioè prima della fine dell’anno, dalla School of Management del Politecnico di Milano, mostrano che viaggi, trasporti, soggiorni e vacanze valgono il 51 per cento degli acquisti in rete. La tendenza è, quindi, analoga a quella degli anni scorsi, anche se il valore del segmento turismo, che è di circa 3 miliardi di euro, cala del 3 per cento rispetto al 2008. A scendere è lo scontrino medio, il volume di spesa per ciascun acquisto: segno di una voglia di risparmio, figlia della crisi e associata alla forte competizione sui prezzi tra gli operatori.
Secondo l’osservatorio del Politecnico, che studia l’andamento del commercio elettronico da nove anni, hanno inciso sui volumi alcuni fallimenti, – come Todomondo e MyAir – e l’integrazione di Airone e Volareweb in Alitalia. Lo stato generale del commercio elettronico, guardando a tutti i comparti, ha una percentuale di crescita dell’1 per cento: molto meno rispetto al 14 dell’anno prima, ma in sostanziale tenuta.
Chi compra cosa
Per Alessandro Perego, responsabile scientifico dell’osservatorio, c’è tuttora “una crescente propensione da parte del consumatore italiano all’utilizzo del canale on line”. La riduzione dello scontrino, che per il turismo passa da 300 a 250 euro circa, è segno di “una maggiore attenzione ai prezzi da parte di venditori e acquirenti”.
Per Roberto Liscia, presidente di Netcomm, Consorzio del commercio elettronico Italiano, “è sull’internazionalizzazione che si gioca la sfida del sistema industriale e produttivo del nostro Paese, nella capacità di fare della qualità che ci contraddistingue sui mercati esteri la leva verso il successo del nostro sistema imprenditoriale”. La propensione a comprare on line è in effetti più alta nei consumatori stranieri: quelli che acquistano viaggi e trasporti, per esempio, valgono il 18 per cento delle vendite per i siti web italiani. La fortuna del turismo on line sull’export è paragonabile solo a quella dell’abbigliamento.
(10/11/09)