Al Torrino della Specola
La visita al Torrino della Specola continua il percorso offrendo, come per le altre mostre, il connubio tra opere d’arte ed esempi di storia della scienza. Alto circa 40 metri, con una sala ottagonale in cima dove si trovavano i telescopi, il Torrino restaurato presenta al suo interno un esempio di architettura neoclassica, la tribuna detta di Galileo ed espone la statua dello scienziato commissionata dal Granduca Leopoldo ad Aristodemo Costoli. La statua fu un omaggio che il granduca volle rendere a Galileo in occasione del terzo congresso degli scienziati italiani, nel 1841.
La Specola ospita oggi l’erbario di Andrea Cisalpino, raccolte naturalistiche e una coppia di scimmie leonine raccolte dal botanico Giuseppe Raddi, in una spedizione in Amazzonia del 1817. Anche in questo caso non mancano i telescopi, che si ammirano della sala delle Cicogne insieme a un orologio solare del 1784. Nella sala ottagonale si può vedere anche il telescopio di Tito Gonnella, importante perché il suo prisma a riflessione totale migliorò del 10 per cento la luminosità della strumento.
(13/11/09)