Il Veneto, regione dove l’agricoltura riveste tradizionalmente un ruolo molto importante, è famoso per i suoi vini e alcuni prodotti specificatamente locali. Intelligentemente, da alcuni anni esistono le “Strade del Vino e dei Prodotti Tipici“, degli itinerari che percorrono le zone più famose per visitare cantine e produttori, uno strumento efficace che coniuga il turismo all’enogastronomia, binomio sempre più importante in un Paese come il nostro che certo non è secondo a nessuno in questo campo.
Forte attrattiva per il turista
Il passo successivo alla creazione di una strada del vino è quello di ideare delle manifestazioni “ad hoc” che mantengano viva l’attenzione dell’enoturista su quel determinato territorio. Non basta, cioè, stilare un elenco di cantine aperte e tracciare un itinerario sulla carta perché l’offerta, e di conseguenza la concorrenza, è tale e tanta e la qualità è generalmente sempre di alto livello che ogni strada deve trovare un “motivo” per farsi percorrere.
Menu speciali per tutto l’inverno
Le tre strade del nord-est veronese, Soave, Valpolicella e Terradeiforti hanno scelto la via dell’abbinamento professionale del vino ai cibi. In pratica, con l’iniziativa “Tre strade per mille sapori”, dal 29 gennaio al 21 marzo dodici ristoranti dislocati lungo le strade dei vini e dei prodotti tipici propongono un menu dove con ogni piatto è servito il vino locale più appropriato prodotto da trenta cantine. Così abbiamo, per esempio, il bianco Soave per gli antipasti, il rosso Valpolicella per i primi, il più impegnativo Amarone per i secondi o il Recioto per i dolci. Un occhio di riguardo è stato dato al prezzo che è mantenuto tra i 28 e i 30 euro per un menu dall’antipasto al dolce vini compresi, a dimostrazione che si può offrire qualità anche senza “pelare” il turista.
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