È una meta defilata nell’offerta turistica italiana e ancora poco conosciuta dai viaggiatori, che la identificano con Cracovia e Varsavia. Quest’anno, invece, della Polonia si parlerà di più, racconta a Mondointasca Malgorzata Furdal, direttrice dell’Ente Nazionale Polacco del Turismo. Il 2010 è l’anno del bicentenario della nascita di Chopin e sono già aperti i cantieri per gli Europei di Calcio del 2012. E poi c’è ancora molto da scoprire, la costa baltica, gli itinerari gastronomici e naturalistici. Con il vantaggio, dice la direttrice, di fare una vacanza di lusso spendendo poco.
Come è andato il 2009 per la Polonia?
Non è andata male. La Polonia è stato l’unico Paese in Europa a registrare un Pil positivo, che è addirittura cresciuto del 2,1%. Di certo la crisi economica internazionale ha avuto delle ripercussioni sull’incoming, meno sugli arrivi dei tedeschi e degli inglesi, che rappresentano i primi mercati per il turismo polacco. Per quanto riguarda i visitatori italiani, dalle statistiche effettuate in Polonia si registra un calo del 10%, ma c’è un altro dato, molto diverso, che risulta dalle indagini della Banca d’Italia, l’unica fonte a oggi diponibile: nel 2009 in Polonia sarebbero arrivati 370mila italiani, un numero che si mantiene sul livello dell’anno precedente, con 385mila partenze, con un leggero calo molto distante dal -10%.
Per il futuro, quali sono le previsioni?
Il 2010 è un anno importante per la Polonia innanzitutto per la musica, che è un linguaggio universale e di incontro tra le culture. Quest’anno si celebra il bicentenario della nascita di Fryderyk Chopin con un calendario artistico già avviato che conta circa duemila appuntamenti musicali di rilievo (per info: www.chopin.pl). In più ci stiamo preparando per altri eventi importanti: l’attesa per la beatificazione di Papa Wojtyla, che incrementerà i viaggi religiosi di gruppo, e il campionato europeo di calcio 2012. C’è un grande fermento nel Paese, in quattro città in particolare. Varsavia, Breslavia, Poznan e Danzica si stanno preparando per ospitare la competizione realizzando nuove infrastrutture e servizi turistici. Interessante poi sono anche altri tipi di turismo, quello scolastico, e il turismo della salute che, nel 2009, ha registrato un aumento dell’8%. Ad attirare questo tipo di viaggiatori sono le stazioni termali e i servizi sanitari in genere, come quelli dentali o di chirurgia estetica.
Quali sono i punti forti dell’offerta turistica polacca?
Fondamentalmente due: in Polonia è ancora possibile organizzare una vacanza lussuosa spendendo poco o comunque di meno rispetto a quanto avviene nel resto dell’Europa occidentale. Nel Paese non è ancora arrivato l’euro, i prezzi con lo Zloty, la moneta nazionale, sono appunto più bassi e questo rende la destinazione più attraente, soprattutto per gli italiani che in linea generale spendono maggiormente rispetto agli altri europei concedendosi più lussi. La Polonia, inoltre, si presta bene a un’altra tendenza che si è delineata nel mercato turistico italiano, quella di accorciare e spezzettare le vacanze preferendo i weekend ai viaggi lunghi. Il Paese è ben coperto dalle linee aere nazionali e da diverse low cost, che collegano l’Italia a città interessanti come Katowice, Cracovia e Varsavia da visitare anche nell’arco di un fine settimana.