Dai luoghi della “Lingua” a quelli del “Camino”
A ‘sto punto mi ritrovo nella più totale a assoluta certezza di aver generato e solleticato una fervida curiosità nel gentile lettore, leggasi una irrefrenabile voglia di sapere, con dovizia di info e dettagli, cosa è mai questo Camino, quali benefici miglioramenti cerebrali produce, cosa fa godere gli occhi e cosa arreca gioia all’olfatto e alle papille gustative. Eccomi pertanto a informare che, facendo seguito a questo poco ispirato ma concreto prologo, narrerò il Camino de la Lengua (castellana alias spagnolo) in almeno un paio di puntate e a mò di aperitivo, per incrementare l’appetito del lettore, preciso che le località commentate sono: la “culla”: San Millàn de la Cogolla, la “gregoriana” Santo Domingo de Silos, la ex capitale spagnola Valladolid, l’universitaria Salamanca “la dotta”, la muragliata Avila e la cervantina Alcalà de Henares.
Roba da leccarsi i baffi, dopo aver degustato gli splendidi arrosti locali, innaffiati (così si diceva antan) dai nobili vini della Ribera del Duero (un po’ di ebbrezza nel creare e forgiare una lingua, “neh” dicono a Torino “che aiuta?”).
Hasta la vista.
(25/02/2010)