Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Camminare per difendere il territorio

Passo dopo passo seguiamo il percorso che ha portato all’istituzione dei primi club escursionistici dagli Stati Uniti al Vecchio Continente. Il caso delle campagne inglesi che diventano finalmente accessibili ai piedi di instancabili camminatori

Dall’America all’Europa, libere camminate per tutti

Escursionisti in cammino
Escursionisti in cammino

Nel 1901 viene organizzato il primo di una lunga serie di High Trip, camminate di gruppo della durata di tre o quattro giorni in mezzo alla natura. Con questi High Trip il Sierra Club voleva da un lato risvegliare l’interesse nei confronti della natura, dall’altro creare cameratismo tra i propri membri. Ed è proprio tramite queste attività di pacifica resistenza che il Sierra Club diviene la prima importante organizzazione statunitense per la protezione dell’ambiente, ottenendo grandi vittorie nella salvaguardia della foreste, dell’aria, delle acque, dei parchi e nella lotta contro i depositi di materiali tossici. Ancora oggi il Club ogni anno sponsorizza migliaia di escursioni locali e di passeggiate nella natura.

La fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo si attesta come l’epoca d’oro dell’associazionismo. Molte ne nascono anche in Europa. In quasi tutto l’antico continente gli spazi liberi residui erano più stabili, ma meno accessibili di quelli d’oltreoceano. Per la Naturfreunde (associazione austriaca “Amici della Natura” fondata nel 1895), come per molti gruppi britannici, il problema era il monopolio aristocratico degli spazi aperti. Lo slogan della Naturfreunde era infatti «Berg frei», montagna libera.

Camminare, forma sublime di “vagabondaggio”

Camminare per difendere il territorio

In Gran Bretagna gli escursionisti sono ancor oggi instancabili. Di recente è stato creato un certo numero di sentieri di lunga distanza che consentono agli escursionisti di camminare per giorni o settimane e nel 1997 il partito laburista ha lanciato una campagna, impegnandosi a sostenere una nuova legge sul diritto del vagabondaggio, che apre finalmente le campagne ai cittadini. Oggi la Gran Bretagna conta 140.000 miglia di sentieri e un atteggiamento decisamente ostile verso la piccola nobiltà terriera.

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L’aspetto fortemente ironico della storia del camminare rurale è che una passione che si era manifestata per la prima volta nei giardini dell’aristocrazia è finita proprio con un attacco al diritto assoluto e ai privilegi legati alla proprietà privata aristocratica.

I giardini da cui la cultura del camminare era partita erano spazi chiusi, spesso circondati da mura o fossati, accessibili a pochi privilegiati. Eppure, nello sviluppo del giardino inglese era implicito un principio di democrazia, dato dalla conservazione delle configurazioni naturali degli alberi e delle altri componenti del giardino, dal fatto che le mura di cinta erano state via via abolite e che la pratica del camminare era diventata sempre più mobile in spazi sempre più informali. Un destino implicitamente segnato che si è reso evidente alla Storia passo dopo passo.

(19/04/10)

Libero accesso alle campagne inglesi

Il paesaggio dello Yorkshire Dales National Park
Il paesaggio dello Yorkshire Dales National Park

In Inghilterra, sin dalla fine del XIX secolo, la violazione della proprietà privata è un movimento di massa e i diritti di proprietà sono ampiamente messi in discussione.

Il parlamentare liberale James Bryce, che nel 1884 presentò senza successo un disegno di legge che prevedeva il libero accesso alle brughiere e alle montagne detenute da privati, qualche anno più tardi dichiara: “La terra non è di proprietà perché ne facciamo un uso illimitato e non qualificato. La terra è necessaria perché possiamo vivere su di essa e trarre da essa il nostro sostentamento e perché gli individui ne possano godere in molti modi diversi; e quindi io nego che esista o che sia riconosciuto dalla nostra legge o dalla giustizia naturale un potere illimitato di esclusione”. Nei primi tre o quattro decenni del XX secolo, nelle terre della Corona, si mettono a camminare talmente tante persone che nasce un vero e proprio movimento per la rivendicazione del diritto di camminare nelle campagne inglesi. Nel 1932 la British Workers Sports Federation decide di organizzare uno sconfinamento di massa negli appezzamenti proibiti dei latifondisti. Dopo una serie di queste manifestazioni, nel 1949 passa il National Parks and Access to the Countyside Act, che aumenta il numero delle servitù di passaggio.

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Infatti, a differenza di prima, quando l’onere di dimostrare l’esistenza di una servitù di passaggio spettava all’escursionista, sono i proprietari terrieri a dover dimostrare che questa non esisteva. E da allora queste servitù di passaggio finiscono per comparire sulle mappe dell’Ordinance Survey, consentendo l’accesso agli itinerari che erano stati disegnati.

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