Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

La rinascita della Versailles piemontese

Ottima scusa la primavera per fare visita alla Reggia della Venaria Reale e ai suoi giardini. Il complesso “di piacere e di caccia” voluto da Carlo Emanuele II di Savoia ha riaperto nel 2007 dopo anni di restauro. In corso la mostra “Gesù. Il corpo, il volto nell’arte” allestita nelle Scuderie Juvarriane

La ricerca della grandiosità nell’architettura

La Galleria Grande
La Galleria Grande

La Reggia di Diana ( 1660-1671) ebbe due secoli di modifiche e fu attraversata da vicende storiche violente. Nel 1693 le truppe francesi del maresciallo Catinat la saccheggiarono e dal 1699 l’architetto Michelangelo Garove ne ideò il rifacimento.

Vittorio Amedeo II, ultimo duca e primo re sabaudo, volle esaltare la grandiosità delle sue residenze, così il Garove si ispirò all’architettura francese dell’epoca costruendo grandi padiglioni, tetti mansardati, lussuose gallerie di congiunzione.

Nel 1716 il celebre architetto Filippo Juvarra riprese i lavori costruendo la Galleria Grande, detta di Diana, la Chiesa di Sant’Uberto, dedicata la patrono dei cacciatori, la Citroniera e la Scuderia Grande.

Le “sculture fluide” dell’artista Giuseppe Penone

Il giardino di Penone
Il giardino di Penone

I Giardini presentano oggi un connubio di antico e moderno: infatti accanto ai segni storici sono presenti le opere d’arte contemporanea di Giuseppe Penone, grazie alla Compagnia di San Paolo e alla collaborazione del Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli.

Il “Giardino delle sculture fluide” di Giuseppe Penone, considerato uno degli artisti italiani oggi più importanti, si estende su tre ettari. È strutturato partendo dal Giardino delle fontane che il Castellamonte aveva creato per il Parco del Palazzo Reale, è formato da alberi in bronzo e da fontane: quattordici opere realizzate fra il 2003 e il 2007.

Il giardino è sentito come un luogo sensoriale dove i diversi materiali utilizzati (alberi, marmo, acqua, bronzo, pietra, granito) scandiscono il passaggio da una scultura all’altra in uno stato di fluidità al fine di scoprire le analogie che legano fra di loro i mondi minerale, vegetale e umano.

(27/04/10)

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Le foto sono a cura di Giovanna Dal Magro.

In mostra a La Venaria “Gesù. Il corpo, il volto nell’arte”

La rinascita della Versailles piemontese

Fino al 1° agosto la Reggia di Venaria ospita nelle Scuderie Juvarriane la mostra “Gesù. Il corpo, il volto nell’arte” a cura di Timothy Verdon, in relazione con l’ostensione della Sindone nel Duomo di Torino dal 10 aprile al 23 maggio, uno degli eventi più importanti del 2010. L’autorevole e rilevante contributo che il “Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale” offre in questa occasione torinese consiste in una originale rassegna di capolavori di maestri quali Andrea Mantegna, Luca della Robbia, Giovanni Bellini, Correggio, Giorgione, Veronese, Tintoretto, Guercino, Donatello, Rubens, Michelangelo, tutti ispirati all’interpretazione del messaggio che ha determinato l’intera cultura occidentale: Dio si è fatto uomo e si è manifestato all’uomo sottraendolo alla morte con la sua Passione e Resurrezione. I capolavori esposti provengono dai più importanti musei, chiese, collezioni italiane ed europee. Nei saggi raccolti nel catalogo gli studiosi riflettono profondamente sulla storia misteriosa del “corpo santo” e indagano sull’interpretazione che di questa storia ha dato nei secoli il talento di numerosi artisti occidentali.

 

Per informazioni

Tel.011-4992333

www.lavenaria.it

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