Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

Islanda, più attiva che mai

Parlatene bene o male ma parlatene, è il fondamento della pubblicità. Grazie a un (per loro) normale fenomeno naturale, il Paese nordico è rimasto a lungo sulle prime pagine dei giornali

Islanda, più attiva che mai

Quando si dice “Mors tua vita mea”… La nube di cenere, pomice, scorie e lava (in termine tecnico si chiama Tefra) del vulcano islandese dall’impronunciabile nome di Eyjafjallajökull che ha bloccato a terra per giorni e giorni gli aerei e i relativi bestemmianti passeggeri in tutta Europa, si è rivelata per il Paese “Del ghiaccio e del fuoco” un’incredibile strumento promozionale.

Un grande spettacolo usuale

Islanda, più attiva che mai

Questo è, in poche parole, il succo del discorso emerso in una conferenza stampa che si è tenuta a Milano alla presenza di Thorir Ibsen, Ambasciatore d’Islanda, Ari Trausti Gudmundsson, geofisico e David Jóhansson, Direttore Continentale dell’Iceland Tourism Board.

Grazie alla televisione che ha trasmesso le spettacolari immagini dell’eruzione, tutti hanno potuto vedere le bellezze del paesaggio islandese. Il geologo ha spiegato la morfologia dell’Islanda e la distribuzione delle zone vulcaniche. Si tratta di un’ampia fascia, circa il 25% dell’Islanda (che è grande 103mila kmq, un terzo dell’Italia) che corre da nord a sud nella parte centrale del Paese. Le eruzioni sono molto frequenti (parlando in termini geologici), in media ogni 4-5 anni e questi fenomeni si sono ripetuti per oltre 250 volte da quando l’Islanda fu colonizzata nell’800 d.C.

Gli abitanti sono ormai abituati e sanno convivere con questi fenomeni.

Tanto fumo e pochi danni (in Islanda)

LA capitale islandese Reykjavik
LA capitale islandese Reykjavik

Tutti i vulcani sono monitorizzati e le zone interessate dall’attuale eruzione che, ironia della sorte, si è fermata proprio oggi, sono pressoché disabitate. Secondo Jóhansson, i trasporti pubblici e i collegamenti sulla Strada N°1 che costeggia tutta l’isola sono stati interrotti solo per un giorno e i danni subito riparati. Per il resto anche l’aria, monitorata su tutta l’isola è risultata pulita, tranne che nella zona immediatamente adiacente al vulcano a circa 150 km dalla capitale Reykjavik. Insomma, l’attività del Eyjafjallajökull non ha creato, in patria, particolari disagi, ma vallo a dire alle persone bloccate negli aeroporti di mezza Europa e alle compagnie aeree… (24/05/10)

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Per informazioni

www.visiticeland.com

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