Il progetto coinvolge anche l’Africa
Da una ricerca recente si scopre che il 27% dei rifiuti raccolti sulle spiagge del Mediterraneo è rappresentato da cicche di sigarette e se si considerano gli altri prodotti correlati al fumo (accendini o pacchetti di sigarette) la percentuale di rifiuti arriva a sfiorare il 40% del totale.
Quest’anno, grazie a un progetto di cooperazione internazionale, “Spiagge e Fondali Puliti” fa tappa anche in Africa per coinvolgere insegnanti e alunni in Togo, Costa d’Avorio e nella repubblica del Congo. I ragazzi ripuliranno le spiagge, i piccoli ruscelli o i cortili delle loro scuole.
Nel 2010, infine, il focus dell’iniziativa ambientalista italiana è sulle barriere architettoniche, cioè sulla discriminazione di cui sono vittime i disabili in carrozzina che quasi ovunque non hanno nessuna possibilità di raggiungere la battigia. (27/05/10)
Ci vogliono 3 mesi per smaltire un fazzoletto di carta, 12 mesi per liberarsi di un pacchetto di sigarette e da 100 a 1000 anni per disfarsi di un sacchetto di plastica. Un danno irreparabile per l’ambiente, soprattutto quello marino. Anche quest’anno Legambiente organizza l’ormai tradizionale campagna “Spiagge e fondali puliti”, tre giorni, dal 28 al 30 maggio, per scendere sulla sabbia e ripulirla con guanti e sacchi alla mano da buste, scatolette, persino elettrodomestici e carcasse di metallo. Sub specializzati, invece, penseranno a ripulire i fondali. La manifestazione aperta a tutti i volontari (per info: www.legambiente.it – tel. 06/86268348) rientra nella campagna internazionale per la tutela degli ecosistemi costieri e marini nel Mediterraneo “Clean up the Med”. L’hanno scorso hanno aderito intorno ai 200 circoli di Legambiente, con l’aiuto di migliaia di volontari e scuole di ogni grado.