Il paesaggio lacustre e le vie del borgo medievale bene si prestano, forse per contrasto, ad accogliere grandi e scenografiche opere d’arte contemporanea. È così che da qualche anno a Orta San Giulio (Novara) “Ortissima Percorsidorta” ha installato per brevi periodi i lavori di Giacomo Manzù, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino.
Quest’anno è il turno di un’altra artista italiana già nota a livello internazionale per i suoi imponenti uomini-mutanti in bronzo accovacciati o seduti, e dipinti con righe, riquadri, lettere: è Rabarama, pseudonimo di Paola Epifani, artista romana ma veneta d’adozione che si è fatta conoscere per una grande scultura acquistata, prima opera italiana, dal Governo Cinese e posizionata di fronte al municipio di Shanghai.
Rabarama crea sculture e dipinti con uomini, donne o creature ibride, spesso passando anche per l’eccentrico. La pelle dei soggetti creati dall’artista è sempre decorata con simboli, lettere, geroglifici e altre figure in una varietà di forme.
Da Londra a Cannes
In queste settimane Rabarama sta esponendo contemporaneamente a Cannes, Saint Tropez, nella City di Londra. Un’occasione per vedere i suoi lavori in Italia è data, appunto, dalla manifestazione in corso nel paesino piemontese.
A Orta San Giulio la scultrice è presente fino al 3 ottobre con 23 opere. Di queste , dieci sono monumentali e posizionate all’aperto, mentre tredici, di dimensioni minori, sono posizionate accanto a sette tele ospitate nelle “Dimora delle Arti” di Palazzo Penotti Ubertrini.
Rabarama, “Tatuaggi” pittorici
L’esposizione, curata dall’associazione culturale Operaprima e da Luca Beatrice, curatore della Biennale di Venzia nel 2009, si arricchisce di un momento, per così dire, “animato”: sabato 5 giugno l’artista parteciperà a una performace di bodypainting riproducendo alcune delle sue opere d’arte sui corpi nudi di due modelli.
Le fasi di realizzazione del “tatuaggio” pittorico saranno aperte al pubblico a partire dalle 14 e fino alle 18 all’interno di Palazzo Penotti Ubertrini.
Una volta realizzata l’opera, i due uomini dipinti si spingeranno per le vie del centro storico di Orta facendo tappa nei luoghi dove sono esposte le sculture di Rabarama. Come opere d’arte viventi.
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