L’identità del museo si sta progressivamente ridefinendo. Contestualmente a un quadro normativo in costante evoluzione e a forti tagli di bilancio, è nata la necessità di ripensarne il ruolo, tenendo conto delle esigenze conservative, ma anche di quelle del pubblico e delle potenzialità in termini di know how di chi lavora nella struttura.
Questo volume mette a disposizione uno strumento di raccordo tra esperienze museali diverse e, soprattutto, tra differenti tipologie di musei accomunati dal loro stretto legame con il territorio. La prima parte è quindi dedicata a 10 storie esemplari di musei “diffusi” nella penisola quali, ad esempio, l’Ecomuseo urbano di Torino oppure il Museo delle genti d’Abruzzo o il Museo Guatelli di Ozzano Taro.
La seconda parte presenta, invece, tre interviste a specialisti del settore: Andrea Emiliani (ex soprintendente ai Beni artistici e storici di Bologna), Daniele Jalla (dirigente del settore Musei del Comune di Torino e presidente di Icom Italia) e Pietro Clemente (professore di Antropologia culturale alla facoltà di Lettere dell’Università di Firenze e presidente di Simbdea – Società italiana per i musei e i beni demo-etno-antropolgici). In questa sezione si confrontano tre diverse prospettive, esaminando le caratteristiche italiane e ragionando sull’urgenza di investire sul sistema-musei, ma anche riconoscendone l’importante ruolo sociale e la fortissima vocazione territoriale.