È da Namur, la porta delle Ardenne, che parte il nostro itinerario con destinazione Dinant alla scoperta di una delle regioni più ricche del Belgio. Ricca di castelli, di piccoli birrifici artigianali, di parchi. Namur sorge alla confluenza dei fiumi Sambre e Mosa ed è forse il lento scorrere di queste acque a scandire il ritmo quotidiano che si respira in città rendendola piacevole da vivere. Dall’alto della Cittadella, una delle più grandi fortezze d’Europa, si gode il panorama dell’incontro dei due fiumi e della città che si mostra armoniosa ed elegante.
Il cuore storico di Namur svela numerose dimore del XVIII secolo. In una di queste è ospitato il museo provinciale Félicien Rops che raccoglie circa un migliaio di opere di questo artista poco noto, ma con uno straordinario talento nell’incisione, nel disegno e nella pittura. Un ribelle per i salotti benpensanti del XIX secolo, ma stimato da molti intellettuali, da Baudelaire a Maupassant. Gioielli d’architettura sono la Chiesa di Saint-Loup del XVII secolo, in stile barocco, e la Cattedrale St-Aubain in cui a trionfare sono le linea classiche con decorazioni barocche e rococò. La Cattedrale fu edificata nel XVIII secolo ad opera di un italiano, l’architetto Gaetano Matteo Pisoni.
Dinant, figlia del fiume
Percorrendo verso sud la strada nazionale N92 per circa 15 chilometri ecco stagliarsi i Giardini d’Annevoie dove si può ammirare tutta l’eleganza del XVIII secolo declinata alla francese, all’inglese e all’italiana, intervallata da giochi d’acqua prodotti solamente dalla pressione della sorgente che scorre al di sotto. A pochi chilometri, dall’altro lato della Mosa, si consiglia una visita alla Brasserie Du Bocq, un birrificio della metà dell’800 che, sempre gestito dalla stessa famiglia, svela tra un assaggio e l’altro, i segreti della produzione della birra.
Riprendendo il percorso si arriva in breve tempo a Dinant, conosciuta anche come “figlia della Mosa” perché distesa sui suoi argini. Alle spalle, la Cittadella è la sentinella secolare della città insieme al Rocher Bayard, lo sperone roccioso che minaccioso ha sicuramente scongiurato molti attacchi nemici alla città. Alla Cittadella si arriva o a piedi salendo 408 scalini o in alternativa prendendo semplicemente una teleferica che offre una veduta sulla città e sulla Collegiata di Notre-Dame caratteristica per il suo campanile a cipolla del XVI secolo. Nei mesi di luglio e agosto, la domenica, le vie della città risuonano di concerti musicali e animazioni in onore di Adolphe Sax, celebre cittadino di Dinant e inventore del sassofono.
In bici verso abbazie, grotte e villaggi
Arrivati a Dinant si può approfittare di una gita in battello lungo la Mosa per raggiungere il castello di Freyr una meravigliosa dimora rinascimentale dove, si dice, sia stata gustata la prima tazza di caffè nel 1675. Il castello offre ampi giardini in diversi stili che accolgono piante d’aranci addirittura tricentenari. Se siete alla ricerca di sapori tradizionali, il piccolo birrificio La Caracole a Falmignoul, nelle vicinanze di Dinant, produce birre secondo la tecnica antica, in tini di rame riscaldati al fuoco di legna.
A Celles, invece, uno dei “Plus Beaux Villages de Wallonie”, adagiato su una collina vi aspetta il castello di Vêves, brillante esempio d’arte militare. Con cinque torri e una prestigiosa galleria a colombaia, Vêves si rivela una sentinella sempre viva della memoria e del tempo.
Per scoprire meglio la provincia di Namur, il consiglio è quello di muoversi in bicicletta percorrendo uno dei sentieri appositamente realizzati per fare tappa a grotte, abbazie, piccoli villaggi dove fermarsi a mangiare un piatto speciale, di quelli della tradizione che ormai fanno solo in pochi posti. (15/06/10)