Venerdì 19 Aprile 2024 - Anno XXII

Ibiza, l’isola delle feste

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Notti folli in discoteca e chiringuitos, ma anche relax sulla spiaggia nelle splendide calette dell’Isla Blanca. Ecco un assaggio di “Un viaggio a… Ibiza!”, la prima guida all’isola rivolta ai ventenni edita da Touring Editore, a cura del giornalista musicale Pierfrancesco Pacoda

Qualche accorgimento

Movida a Eivissa (Foto di Doriano Zunino)
Movida a Eivissa (Foto di Doriano Zunino)

Adesso Ibiza è pronta per diventare un piccolo paradiso della vacanza. Bastano pochi accorgimenti. Sapere, innanzitutto, che la regola non scritta della vita quotidiana sull’isola è la libertà, la tolleranza, unite naturalmente al rispetto per il prossimo, soprattutto per gli ibizenchi, giustamente gelosi della loro tranquillità e delle bellezze naturali dell’isola. Ricordate, che nonostante Ibiza sia famosa per la movimentata vita notturna, per i locali aperti quasi sino all’alba, per le feste in programma al sorgere del sole, tutto si svolge in un clima di assoluta tranquillità; raramente si assiste per strada a eccessi alcolici (salvo, a volte, dalle parti dei pub del West End a Sant Antoni), e anche la fila fuori dalle discoteche è sempre molto composta, allegra, ma mai troppo chiassosa. E questo succede anche in spiaggia, dove la convivenza tra le famiglie e i ragazzi è pacifica. Niente volumi assordanti che disturbano chi vuole solo godersi il sole e il mare. Tutti i famosi chill out bar sulla sabbia (a iniziare dal più celebre, il Sa Trinxa) offrono ai ragazzi l’opportunità di ballare con una musica che non è mai esasperata, perché la parola d’ordine rimane sempre, appunto, to chill, guardare il tramonto, danzare nell’acqua e bere un chupito in compagnia. Naturalmente, anche a Ibiza la movida notturna non equivale a tolleranza nei confronti delle droghe di ogni genere, che sono severamente vietate e perseguite da controlli discreti ma puntuali. In generale l’isola è comunque tranquilla in ogni zona e le strade non sono mai deserte.

Consigli per il look

Birra al tramonto sulla spiaggia di Sant Antony de Portmany (Foto di Doriano Zunino)
Birra al tramonto sulla spiaggia di Sant Antony de Portmany (Foto di Doriano Zunino)

A Ibiza non esiste un dress code, come si dice a proposito di un genere di abbigliamento consigliato per entrare nei club. La libertà arrivata qui sin dagli anni ’60 si respira ancora nell’aria, fa parte dello spirito di questa terra, e nessuno vi rifiuterà l’ingresso in un club perché il vostro look non è adeguato al luogo. I parei sono una sorta di divisa (per le donne, ma anche per gli uomini), che si mette per andare in spiaggia e si tiene sino a sera. Li potete trovate di ogni colore e prezzo, non solo nei mercatini sparsi per le vie di Eivissa, ma anche sulle spiagge (insieme ai costumi da bagno, molto spesso capi unici realizzati artigianalmente) e, una volta indossati, diventeranno il vostro vestito ufficiale. L’isola, specie in estate, è molti calda, umida, le piogge rarissime, per cui pensate a un bagaglio leggero, a base di jeans, sneakers e t-shirt. Sarà impossibile resistere alla tentazione di acquistare qualche vestito delle linee un po’ particolari in uno dei tanti club o nelle loro boutique in giro per l’isola.

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Testo tratto dal capitolo “Primi passi sull’Isola” della guida “Un viaggio a… Ibiza!”, Touring Editore

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“Un viaggio a… Ibiza!” di Pierfrancesco Pacoda; Touring Editore – Guide Teens; 12,50 euro; giugno 2010

Giornalista musicale e conoscitore delle culture giovanili, Pierfrancesco Pacoda firma il nuovo volume “Un viaggio a… Ibiza!” della collana Teens di Touring Editore. L’intento è quello di parlare ai ragazzi dai 18 ai 25 anni usando un registro disinvolto, alla mano, lontano da quello tipico delle guide tradizionali. Così la guida, nei primi capitoli, accompagna il lettore appena arrivato sull’isola fornendogli allo stesso tempo suggerimenti per il giusto look e indicazioni storico-culturali. Seguono consigli più pratici su dove dormire in “Dopo la fiesta… la siesta”, e una carrellata di piatti da consumare in spiaggia o post discoteca, tra boccadillos, paella o semplice pizza al taglio. Il volume suggerisce poi “7 dias en Ibiza”, sette percorsi divisi tra giorno e notte tra spiagge incontaminate e sunset bar, svelando i luoghi che hanno fatto la storia del rock, i locali con le feste delle modelle più famose, le spiagge che diventano palcoscenici notturni per party underground, la calma del mare di Formentera poco distante. Il tutto intervallato da post-it con le chicche da sapere e box di approfondimento intitolati con piglio divertito “Cool-tura & dintorni”.

L’autore

Pierfrancesco Pacoda è un profondo conoscitore del mondo delle culture giovanili e degli stili di vita e si occupa in particolare della relazione tra la musica e i linguaggi dell’universo teen. Con l’antropologo Ted Polhemus ha pubblicato ‘La Rivolta dello Stile’ (Alet). Tra i suoi titoli ‘Io DJ’ (Einaudi), ‘Potere alla Parola’ (Feltrinelli), ‘Sulle Rotte del Rave’ (Feltrinelli). Scrive su Resto del Carlino, Max, GQ, L’Espresso.

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