Domenica 19 settembre Milano ospiterà la quinta edizione di Veloslow, una giornata a contatto con la natura “lunga un pranzo” che parte dall’antipasto e si conclude con il dolce. Si tratta di una pedalata a tappe (di solito quattro) che si svolge durante tutta la giornata dove a ogni sosta è abbinato del cibo di qualità. I prodotti che si assaggiano nelle varie fermate sono le eccellenze Cittaslow offerte da una quarantina di bancarelle enogastronomiche allestite nei Giardini Indro Montanelli di via Palestro da dove partirà il tour che si tiene il 18 settembre e il 19 saranno. Per tutta la giornata si potranno gustare e acquistare prodotti particolari frutto della tradizione enogastronomica italiana, selezionati in collaborazione con Cittaslow, Slowfood Lombardia, Coldiretti e Fondazione Abbiatense. La partecipazione a Veloslow costa 10 euro a persona, 5 euro per i bambini al di sotto dei dodici anni.
Il ben di Dio
Il programma prevede il ritrovo alle ore 9.30 ai Giardini Indro Montanelli dove ci sarà la prima degustazione a base di prosciutto di San Daniele, culatello di Zibello, salumi a chilometro zero del Parco del Ticino, mortadella di Bazzano (presidio Slow Food), Bresaola di Chiavenna accompagnati da Riesling Oltrepò Pavese D.O.C. Alle 10 partirà per la seconda degustazione la biciclettata in direzione della Cascina Battivacco, una delle poche tipiche cascine lombarde rimaste nel territorio comunale di Milano. Qui si assaggerà il risotto al gorgonzola e pere di Abbiategrasso annaffiato dalla Barbera dell’Oltrepò Pavese D.O.C. La terza degustazione avverrà ai Giardini Argelati e sarà a base di Salsiccia di Bra, crostini al tartufo nero di Acqualagna e San Miniato, parmigiano reggiano di montagna di Castelnovo ne’ Monti, bruschette all’olio extravergine di oliva di Caiazzo, pecorino di grotta di Guardiagrele con vino Rosso di Valtellina. La quarta e ultima degustazione si farà di nuovo ai Giardini Indro Montanelli e sarà la volta del dessert con Cantucci di Cutigliano e vin santo di Greve in Chianti, tozzetti di Orvieto, limoncello di Positano o liquori d’erbe di Altomonte. (07/09/10)
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