Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Intimo D’Annunzio

Inaugurato al Vittoriale un nuovo museo che mette in luce la dimensione privata della vita del poeta. Abiti, lettere, memorabilia completano la testimonianza della sua opera letteraria e delle sue imprese più audaci

D'Annunzio nell'Officina, studio principale
Gabriele D’Annunzio nell’Officina, studio principale

Forse il Vate avrebbe apprezzato che le sue cose più care e private fossero svelate al pubblico e ammirate, alla stregua dei giardini e delle stanze di casa sua. Così ha pensato Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale degli Italiani, la cittadella voluta da Gabriele D’Annunzio a Gardone Riviera.

Lo straordinario complesso architettonico affacciato sul lago di Garda da oggi si arricchisce di un nuovo spazio collocato sotto l’Anfiteatro: il museo “D’Annunzio segreto”. L’allestimento, piuttosto minimalista rispetto al tono teatrale e narcisistiso a cui ci ha abituato il poeta, è stato progettato da Angelo Bucarelli, architetto specialista in allestimenti simili – ha curato di recente la mostra sugli abiti di Arturo Toscanini a Prato.

La vita privata
D'Annunzio Scarpe estive bianche in vitello Vittoriale
Scarpe estive bianche in vitello con stringatura

Il nuovo museo introduce il visitatore al D’Annuzio privato a partire dal suo volto pubblico, trasmettendo a ciclo continuo filmati di repertorio sulla sua opera e sulla sua vita eccezionale.
Segue un’altra sala dove sono in mostra 150 oggetti di uso comune rimasti chiusi per anni negli armadi del Vittoriale: abiti, cappelli e cappotti indossati dal poeta, una lunga fila di calzature con le ghette, stivali e stivaletti bianchi, sottili nelle dimesioni e accuratissimi nella fattura, calzini siglati con le iniziali del Vate, gioielli.

Non mancano le vestaglie in velluto di seta finemente decorate, prezioso vasellame da tavola in vetro di Murano, i collari borchiati dei suoi amati cani. C’è anche un paio di scarpe decorate con un evidente simbolo fallico e una camicia da notte con un piccolo foro proprio all’altezza dei genitali… Insomma, un tripudio di oggetti che si distinguono per l’attenzione maniacale al particolare.

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Gardone Riviera Vittoriale Gabriele D'Annunzio
Vestaglia da casa in velluto di seta stampato

“Il poeta ha donato il Vittoriale agli italiani perché voleva che venissero ricordate non soltanto la sua opera letteraria e le sue imprese di guerra, ma anche la sua vita quotidiana, nella sua casa”, ha dichiarato Giordano Bruno Guerri all’inagurazione del nuovo spazio.
E in effetti, la sensazione che si ha, è quella di guardare dal buco della serratura tra le pieghe più intime e private del personaggio. Soprattutto quando ad essere svelato è il mondo femminile vicino a D’Annunzio.

In una vetrina all’ingresso ci sono gli abiti indossati dalle numerose donne che frequentavano il Vittoriale. Sete trasparenti dal taglio sensuale che molto spesso era il poeta stesso a disegnare per le sue ospiti.

Queste ultime ricambiavano il dono spogliandosi dei propri abiti e indossando quelli che il Vate aveva confezionato apposta per loro. Tra le memorabilia trovano spazio la cancelleria, le lettere e gli appunti presi a inchiostro che testimoniano l’ardore dell’attesa e il piacere dell’incontro con l’amata del momento, immergendo lo spettatore nella dimensione più intima della vita del poeta.
Tutto intorno gigantografie con i volti di D’Annunzio, di Eleonora Duse, le pose con i suoi levrieri. Arricchiscono il museo le sculture in bronzo donate al Vittoriale da Ugo Riva. 

Il Vittoriale degli Italiani: Gardone Riviera (Brescia), via Vittoriale, 22

Per informazioni: www.vittoriale.it, tel. 0365/296511

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