Mercoledì 30 Ottobre 2024 - Anno XXII

Giordania Verde. Le colline del nord

Giordania verde

L’idea ricorrente è che la Giordania sia un paese desertico o, comunque, in buona parte arido. Al contrario, l’ampia fascia collinare e montana dell’oltre Giordano è gradevolmente verde

Anche questa è Giordania. Con le colline ricoperte di vegetazione
Anche questa è Giordania. Con le colline ricoperte di vegetazione (Foto: Lucio Rossi)
Giordania Verde

I paesaggi che da Amman salgono verso settentrione richiamano alla mente visioni (foto, stampe, filmati) di un territorio simile su entrambe le sponde del Giordano. Colline che si accavallano e si uniscono le une alle altre, dai precisi caratteri distintivi: pietre, verde, alberi, macchie mediterranee, strade e sentieri che si inerpicano e precipitano; improvvise erte che subito muoiono in vallate rigate dagli Wadj, dense di vegetazione.

Poi, a distanze più o meno regolari, le macchie bianche-grigiastre di paesi e cittadine compatte, dense di case attaccate. Quest’ultime anch’esse spalmate sulle rotondità naturali e tutte indistintamente dominate da uno o più minareti. Va da sé che il “verde”, inteso come vegetazione, è più diffuso nelle aree naturali protette curate e sviluppate del nord del paese.

La loro conservazione è affidata agli sforzi congiunti delle associazioni locali – grande importanza viene data al coinvolgimento attivo dei residenti – e di quel grande organismo nazionale che risponde al nome di Società Reale per la Conservazione della Natura (Royal Society for the Conservation of Nature, RSCN). Organismo presente ovunque, che si occupa ovviamente anche del mantenimento e dello sviluppo eco-compatibile dei preziosi paesaggi montani del sud della Giordania. Insospettabilmente “verdi” e interessanti, ecco alcune riserve e parchi situati a nord e ad est di Ammam.

Giordania verde la Foresta di Dibeen

Giordania Verde Foresta di Dibeen
Verde rigoglioso nella Foresta di Dibeen (Foto: Lucio Rossi/Latitudeslife)

Misura circa 8 chilometri quadrati l’area forestale di Dibeen, situata in prossimità dell’antica città romana di Jerash. La vegetazione è varia e rigogliosa: i pini d’Aleppo si mescolano alle querce sempreverdi (quercus calliprinos) e agli arbusti dalla corteccia rossa. Non mancano alcuni ulivi selvaggi, alberi di pistacchi e di pere.

I pini d’Aleppo sono tra i più antichi e diffusi di Giordania e solo in questa zona, una delle più secche del medio oriente, crescono in maniera spontanea. Altro rilievo di notevole interesse riguarda le querce: se ne contano circa 17 diverse specie. Anche in quest’area sono presenti i lupi grigi e le iene maculate.

Giordania verde: Attività e Ospitalità

La zona è aperta al pubblico da molti anni ed è dotata di un grande fabbricato presso il quale è possibile soggiornare e mangiare. Uno degli aspetti “collaterali” che i responsabili della riserva debbono affrontare, riguarda la gran mole di turisti locali che ogni venerdì affollano la riserva; producono una gran quantità di rifiuti e questo è un problema non secondario.

Sotto questo aspetto si stanno comunque ottenendo buoni successi, cercando di sensibilizzare sia chi viene in visita, sia le popolazioni locali perché collaborino per ridurre gli impatti negativi sull’ambiente. Il periodo migliore per visitare Dibeen è senza dubbio quello primaverile (marzo e aprile) quando la fioritura raggiunge il massimo splendore.

Ajlun Nature Reserve (Riserva Naturale di Ajlun)

Giordania verde Caprioli ospiti della riserva
Caprioli ospiti della riserva (Foto: Lucio Rossi/Latitudeslife)

Le colline dell’area di Ajlun sono dominate dalla mole del Castello che sovrasta da tempo immemorabile le vie d’accesso ai centri abitati e quelle dei traffici e commerci che conducono alla vicina Siria. Secoli addietro, questa zona costituiva il baluardo difensivo contro le incursioni dei Crociati. L’area è ricca di rovine archeologiche poiché gli insediamenti umani sono antichissimi, da sempre favoriti dall’influenza di un clima prevalentemente mediterraneo.

La riserva risale al 1988 ed è prossima al villaggio di Umm al-Yanabee’. I saliscendi delle colline sono ricoperti da una fitta vegetazione costituita da querce sempreverdi, carrubi, pistacchi e cespugli di fragole. Un tempo, la foresta originale copriva ogni spazio, forniva di che vivere alle popolazioni locali ed era densamente abitata da varie specie di animali; fra i mammiferi oggi presenti, troviamo gruppi di cinghiali, volpi e, occasionalmente, lupi e iene.

Notevole è poi la presenza di uccelli, fra i quali spiccano le rumorosissime ghiandaie. Nella parte alta di Ajlun, a Zubya, la riserva ospita infine un buon numero di cervi e caprioli che si spera possano in futuro rimpiazzare quelli estinti per la caccia eccessiva cui sono stati sottoposti in passato.

Giordania verde: Attività e Ospitalità 

Ajlun è dotata di un accampamento “stile africano” composto da una quindicina di costruzioni in legno su palafitte, immerse nel verde e complete di adeguati servizi. La vista è magnifica: spazia sulla valle del Giordano e sulla montagna siriana di Jabal Sheikh. L’accampamento e l’intera zona distano da Amman circa un’ora e mezzo d’auto. Gli ospiti apprezzano molto le lunghe camminate lungo i diversi sentieri della riserva. E’ allo studio un itinerario che unisca l’area protetta al Castello di Ajlun.

Azraq Wetland Reserve (Riserva Umida di Azraq)

Un bufalo
Un bufalo “a bagno” nella Riserva Umida di Azraq (Foto: Lucio Rossi/Latitudeslife)

Lungo la strada che conduce al confine iracheno, a circa un’ora d’auto da Amman, si incontra questa riserva che un tempo era un’oasi piuttosto vasta, ritiratasi nel corso degli anni e mantenuta oggi umida grazie ad un complesso sistema di irrigazione le cui acque provengono in gran parte dal rilievo del Jebel Druze, poco distante dal confine siriano.

Azraq (che in arabo significa “blu”) sorge in terreno semiarido, quasi desertico. E’ il paradiso per gli amanti del bird-watching, dato che un gran numero di uccelli scelgono la zona per sostare e nidificare sulla rotta che dall’Europa li conduce in Africa. Sono presenti in grandi quantità e varietà, non escluse le gru e le aquile imperiali, che arrivano nella stagione invernale.

L’attrazione principale è data dai diversi stagni, alcuni dei quali artificiali e dall’area piatta e fangosa del Qa’ al-Azraq, nella quale sono presenti i bufali.

Giordania verde: Attività e Ospitalità 

Il centro d’accoglienza di Azraq dispone di un piccolo ma interessante museo che ospita un acquario e racconta la “storia” dell’antica oasi e della vita naturale un tempo e oggigiorno presente. Vi sono guide qualificate che accompagnano i visitatori nelle diverse aree del parco naturale, ivi compresa la stazione d’osservazione degli uccelli.

Un negozietto offre poi prodotti locali (pietre lavorate, erbe ecc.) e oggetti fatti a mano dagli abitanti del luogo. Molto bello è il complesso creato dalla RSCN per accogliere i visitatori. Oltre al locale mensa, spazioso e arieggiato, vi sono palazzine (un vecchio insediamento militare) completamente rinnovate e rese abitabili; sono sedici stanze dotate di servizi e aria condizionata. Il piccolo hotel è situato in prossimità del villaggio di Azraq.

Shawmari Wildlife Reserve (Riserva Naturale di Shawmari)

Giordania verde (Foto: Lucio Rossi/Latitudeslife)
Museo (Foto: Lucio Rossi/Latitudeslife)
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Creata nell’anno 1975, su una superficie di 22 chilometri quadrati, la riserva Shawmari è destinata essenzialmente alla cura e alla riproduzione di specie animali locali a rischio di estinzione. Il luogo, non lontano da Azraq, è divenuto il centro di raccolta, riproduzione e studio per alcune fra le specie animali più rare del medio oriente.

Oggi sono animali protetti – sia per mezzo della conservazione dell’habitat, sia dal rischio di una caccia indiscriminata – animali quali l’orice (arabian oryx) e l’onagro (onager, asino asiatico selvaggio) che unitamente agli struzzi e alle gazzelle possono così vivere in assoluta libertà e sicurezza. Gli animali nati in questa zona vengono in alcuni casi destinati a riserve e parchi di altri paesi.

Giordania verde: Attività e Ospitalità 

I visitatori – molti sono quelli che ritornano nel parco ad intervalli di tempo regolari per meglio seguire la crescita e l’ambientamento degli animali – sono in gran parte bambini e ragazzi, ovviamente accompagnati da adulti ed educatori. Una scuola di vita naturale molto apprezzata e ben organizzata. La riserva Shawmari dispone di un semplice accampamento situato vicino all’ingresso. Offre pernottamenti e pasti per chi desideri fermarsi più di un giorno nella zona.

Indirizzi utili per Giordania Verde

Ente Nazionale per il Turismo della Giordania – Piazza Santa Giulia, 11 – 20124 Torino – tel. 011 19865942
email: italy@visitjordan.com – sito web: www.visitjordan.com

RSCN, Royal Society for the Conservation of Nature (www.rscn.org.jo) – telefono 962 6 4616523 – fax 962 6 4633657/4616523 – per informazioni e prenotazioni: tourism@rscn.org.jo  –  per informazioni sulle riserve: wildjordan.center@rscn.org.jo

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