Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Imperi allo specchio

Roma e la Cina, l’Aquila e il Dragone. Dopo l’esperienza milanese, arriva nella Capitale la mostra che fa dialogare le due civiltà dominanti d’Occidente e Oriente. Due Imperi geograficamente distanti eppure non così tanto distinti

Affresco con carro, 22-250 d.C.
Affresco con carro, 22-250 d.C.

Dopo aver fatto tappa a Milano, arriva nella capitale “I due Imperi. L’Aquila e il Dragone“. La mostra, che sarà ospitata a Palazzo Venezia dal 19 novembre fino al 6 febbraio 2011, ha l’obiettivo di rappresentare rispettivamente l’Impero Romano e quello Cinese delle dinastie Qin e Han, nel periodo che va dal secolo II a.C. al IV sec. d.C.

Curata dal Direttore Generale per i Beni Archeologici del MiBAC, Stefano De Caro, e per la sezione cinese da Xu Pingfang, dell’Accademia Cinese di Studi Sociali e della Società di Archeologia, la mostra ha lo scopo di mettere a confronto due civiltà millenarie, non a caso le più ricche di storia in tutto il pianeta e che tanta parte hanno avuto nella formazione e nella cultura di ciascuno.

Reperti in arrivo da più di 50 musei

Alcesti ed Admeto in uno dei rari affreschi romani del I secolo d.C.
Alcesti ed Admeto in uno dei rari affreschi romani del I secolo d.C.

L’esposizione è composta da oltre 450 pezzi, italiani e cinesi, che ricostruiscono i momenti salienti dei due imperi, dalla loro ascesa al loro sviluppo. Sotto la lente di ingrandimento i visitatori potranno visionare scampoli di vita quotidiana, società, economia e religione dei due imperi. Una grandezza della quale spesso si perde il senso della misura.

Cina e Impero Romano controllavano all’epoca direttamente circa 4 milioni di chilometri quadrati con una popolazione che oscillava tra i 50 e i 60 milioni di abitanti, circa metà dell’umanità.

Alla mostra hanno collaborato più di 50 musei in tutto il mondo che hanno messo a disposizione reperti archeologici di inestimabile valore, alcuni dei quali vengono in Occidente per la prima volta. Così accanto a reperti già noti al grande pubblico come i soldati dell’Armata di Terracotta, rinvenuta di recente e rimasta sepolta per più di duemila anni, è possibile ammirare raffinati manufatti, suppellettili e armature, maschere funerarie, pettorali e monili.

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L’efficienza del potere

Armatura della dinastia Qin, 221-206 d.C.
Armatura della dinastia Qin, 221-206 d.C.

La Roma imperiale rappresentava all’epoca la potenza dominante, sia dal punto di vista politico, sia economico-militare. Con le sue armate ha conquistato e civilizzato territori e ancora oggi resistono manufatti in giro per l’Europa come gli Acquedotti, non solo opera architettonica ma soprattutto segno di grande sviluppo e civiltà culturale. L’esposizione è uno dei modi per ripercorrere l’efficienza che l’ha resa grande nel mondo.

La mostra ospiterà diverse sezioni per dimostrare che solo i chilometri dividevano le due civiltà, poiché molti sono i tratti in comune rintracciati.

Tra le altre ricordiamo le sezioni “Sepolture”, “Mappe”, “Tessuti”, “Panem et Circenses” e “Spettacoli e giochi pubblici”. (19/11/10)

 

 

I due Imperi. L’Aquila e il Dragone

Museo di Palazzo Venezia

Via del Plebiscito, 118 – Roma

Fino al 6 febbraio 2011

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