Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

La “Via del Ragno” nel Salento

In viaggio tra Galatina e Montesano Salentino insieme a una guida turistica conoscitrice dei segreti del Tacco d’Italia. Un percorso tematico inseguendo i ritmi della taranta e della pizzica, danze e musiche popolari, sul filo del sacro e del profano

Giurdignano tra serpenti e menhir

Il menhir di San Paolo
Il menhir di San Paolo

Nel villaggio di Soleto si trovano tantissime immagini scolpite e dipinti del Santo, come una statua in cartapesta collocata nella Cappella a lui intitolata, affreschi votivi, ed una tela all’interno della Chiesa matrice, ed il piccolo Comune di Seclì, nel cui stemma compare il serpente, celebra come Santo patrono proprio San Paolo, la cui effige è presente nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Nel basso Salento, ancora, si trovano due antichissimi siti di notevole importanza, legati al culto del tarantismo e del Santo dei serpenti: a Giurdignano sorge su uno sperone roccioso il menhir di San Paolo, sotto il quale vi è una grotta bizantina in cui è presente l’affresco raffigurante il Santo, la rete e la taranta, ed a Patù, nella chiesa di S. Maria di Vereto, è affrescato insieme al serpente, uno scorpione, e due serpenti a caduceo.

La “danza dei coltelli” a Torrepaduli

Cappella di San Donato, Montesano Salentino
Cappella di San Donato, Montesano Salentino

La Provincia di Lecce venera, tra l’altro, altri Santi con capacità taumaturgiche e guaritrici legati alla tradizione del tarantismo, come San Rocco e San Donato. Il primo viene festeggiato solennemente il 15 e 16 agosto, nella località di Torrepaduli; i fedeli si recano nella sua piccola Cappella Santuario per baciare il simulacro ligneo e nel piazzale, al ritmo dei tamburelli, si svolge la pizzica della “danza dei coltelli”.

Il comune di Montesano Salentino venera San Donato, protettore e guaritore del “morbo sacro” caratterizzato, similmente al tarantismo, tra i diversi sintomi, dall’offuscamento della ragione ed attacchi di isteria. In questo piccolo centro del Sud Salento vi è la cappella intitolata al Santo, edificata alla fine del 1700 su una precedente costruzione religiosa sempre a lui dedicata, dove i fedeli si recavano per chiedere la grazia. Nei giorni della festa del 6 e 7 agosto, gli infermi di San Donato partecipavano alle processioni seguendo la statua in giro per il paese, inginocchiati o sdraiati per terra.

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Testo, progettazione e realizzazione dell’itinerario e della visita guidata a cura di: Daniela Bacca (Guida turistica regionale di Puglia, esperta dell’identità salentina, progettista di percorsi ed eventi culturali)

Info e prenotazione per circuiti tematici e servizi guida: e-mail daniela.bacca@libero.it – tel. 340/4054179

 

(14/01/2011)

L’itinerario in breve

Luoghi, tappe d’interesse, vie specifiche legati all’itinerario, da raggiungere durante l’anno:

GALATINA (Cappella di San Paolo e delle tarantate, Pozzo miracoloso, Casa Museo Centro sul Tarantismo, Chiesa madre dei SS. Pietro e Paolo) 
SOLETO (Chiesetta di S. Stefano, Chiesa matrice di Maria SS. Assunta, Cappella di San Paolo)
SECLI’ (Chiesa di Santa Maria delle Grazie)
GIURDIGNANO (Menhir e Cripta di San Paolo)
PATU’ (Chiesetta  di Santa Maria dell’Assunta, nell’antica Vereto)
ACAYA (Chiesetta di San Paolo)
TORRE PADULI (Santuario di San Rocco)
MONTESANO SALENTINO (Chiesa madre, Cappella di San Donato)

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