R – Ryanair. La maledicono (i tour operator), la benedicono (il turismo-fai-da-te), la lodano (le sciurette a cena dicendo quanto poco hanno speso per andare a Londra). A ogni buon conto, e per str… avaganti che siano, nel 2010 ‘sti irlandesi hanno incrementato il turismo mandando in giro tanta gente.
S – Scotti (quello di Teorema, non quello del riso). Se lui e il Tanzi invece di darsi ai viaggi si fossero messi a produrre ‘Riso al Latte’ (in scatola, meglio se con dentro una bella spruzzatina di cannella) adesso all’esselunga ci sarebbe un dessert in più e un Turismo meno maledetto.
T – Tanzi. Problema per gli scolari (3a elementare): quante monete da 1 euro può contenere il Bidone di Parmalat e Parmatour da lui inventato?
U – Uffici stranieri del Turismo (almeno quelli di Milano). I loro incontri, manifestazioni: un 2010 tristarello, noiosetto, e non è questione di soldi, tartine e spumantini. Anzi, si potrebbe risparmiare (visto quel che cuccano i soliti alberghi chic). Perché mai non un filino di coraggio? Cercare un posto nuovo, diverso ma meno banale (e costoso)?
N – Napoli. Sembra che l’Apt Napoli intenda lanciare la seguente campagna promozionale: “AAA Turisti privi papille olfattive cercasi, mollette omaggio turanaso, astenersi sommeliers e cani tartufo”.
O – Turisticamente meglio il 2010 ‘o’ il 2011? Vista la lunga esperienza il qui presente scriba si limita a suggerire di tenere le cinture ben strette (e qualcuno dovrà pure stringerle).
P – Pendolari (quelli dei Trenitalia ex FFSS). Dopo un orrido 2010 pregano che nulla cambi nel 2011 datosi che (come accade nel Belpaese) se mai le cose cambiano, cambiano solo in peggio. Va là che va bene così (tanto ci van sempre di mezzo solo i pover crist).
Q – Qatar. Ricchi o no, gli va assegnato il Boom del Turismo 2010.
V – Ventaglio. Visto lo zompo che ha fatto ha poco da darsi le arie (alla faccia del nome).
Z – Zaia, governatore del Veneto, nella bufera, criticatissimo (dai duri e puri) perché ha finito il 2010 con un “cenone veneto” (polenta, salsiccia, bigoi e fasoi) ma a Preganziol ha ‘antituristicamente’ cominciato il 2011 mangiando: involtini plimavela, polseo aglodolce, vainmòna tì e to mare, in un ristorante cinese da 10 euro. (Se la vita politica italiana è questa, cara gent, meglio – come suggeriva l’avv. Majno a chi era accusato di aver rubato il duomo di Milano – scappare a Chiasso). (20/01/2011)
