Nel turismo anglosassone esiste (ed è pure assai considerata) la figura del Travel Consultant. Di solito questo professionista è (o è stato) giornalista; ha accompagnato viaggi o li ha organizzati. E allora, datosi che lo scrivente ha accumulato una certa praticaccia nell’ambito di quelle tre incombenze turistiche (so come portare una valigia, prenotare un aereo e raccontare un posto) mi son guardato nello specchio e ho deciso: voglio fare anch’io (o almeno “ce proverò”) il Travel Consultant! Continuo infatti a girare, ho pure un sito e continuo a scrivere articoli, eppertanto mi “faccio l’ “areclàm”; ho pure un tour operator in famiglia – i figli sono ‘piezze e core’- che altro occorre, di più?
Idee di viaggio in vendita. Pure a “buon mercato”
Invece, una bella fava! Sono anni che (forse un filino troppo ‘en souplesse’, in punta di piedi, ma son fatto così) narro, scrivo, propongo, segnalo, descrivo, e mi metto a disposizione.
Ma morire che (in anni e anni di Opa, offerta programmazione assistenza) si sia fatto vivo un bipede che mediante info (pure) gratuite si fosse materializzato, ripeto, senza impegno, a chiedermi dov’era Parigi piuttosto che domandarmi se Madrid si trovava in Spagna. Nessuno! Mai nessuno! Dopodiché (ma quanti anni!) un bel giorno si fa vivo un signore, tale S.F. , che mi chiede (beninteso mettendo le mani avanti con la precisazione che la mia scienze era dovuta “a gratis”, te pareva) lumi sulla Colombia; voleva saperne di più su questo angolo del sud America! Io scoppio di gioia, esulto, (la mia prima volta!) e, come il pubblico facilmente intenderà, mi metto al computer e proseguo (testuale) la mia corrispondenza professionale con l’attesissimo, potenziale cliente, per ora solo interlocutore. Ed ecco… quanto scrissi.
Il Travel Consultant “serio” (o sedicente tale) e pure “gratuito” (il primo “cliente”, dopo anni d’attesa va pur festeggiato) risponde…..
Nei Carabi, altre mete interessanti
Da Bogotà, escursione di due o tre giorni a Panamà (bella città vecchia, prendere storico treno a Colòn sul Caribe e ritorno a Panamà) poi ritorno a Bogotà. Da Bogotà voli a Cartagena, fantastica (ho scritto in merito); stare minimo tre giorni nella città vecchia perché la zona balneare vale poco. C’è poi il Caribe colombiano: a San Andrès (comunque ci si deve passare) si sta un paio di giorni e si vede il casino del turismo di massa (e se cucca un vecchio paìs-turinès che le faccia da guida si divertirà pure); eppoi vada qualche giorno a Providencia e vede il “viejo Caribe” di pirati e puritani; un posto giusto, piccola isola (e lo dice chi odia le spiagge…). Questo quanto penso (ecco cosa farei, o rifarei, in Colombia; senza incasinarmi). In attesa, un saluto. (gpb)