Domenica 28 Aprile 2024 - Anno XXII

Un apolitico scrivano-cittadino, una Declaraciòn, qualche caffè-corretto e una “Fata” – 1

Dramma verissimo in tre puntate di un pover crist necessitante un pezzo di carta(laddove si narra un  pietoso caso di forzato turismo autofiloferrotramviario non obliterato in quel di Milano, complici le berluscosedicenti perfette tecnologie della Agenzia delle Entrate, in un’orgia non stop di tuu-tuu-tuu-tuu-tuu-tuu telefonici ma con roseo finale voluto da una Fata).Prima puntataLunedì 12 dicembre, ore 9,30 L’apolitico (non ha mai votato) scrivano-cittadino (non nel senso di milanese, bensì suddito dello Stato Italiano e come tale – almeno a parole – intitolato a riceverne i servizi pubblici di norma  previsti in un Paese civile) apprende da una banca spagnola … Leggi tutto

Dramma verissimo in tre puntate di un pover crist necessitante un pezzo di carta
(laddove si narra un  pietoso caso di forzato turismo autofiloferrotramviario non obliterato in quel di Milano, complici le berluscosedicenti perfette tecnologie della Agenzia delle Entrate, in un’orgia non stop di tuu-tuu-tuu-tuu-tuu-tuu telefonici ma con roseo finale voluto da una Fata).

Prima puntata

Un apolitico scrivano-cittadino, una Declaraciòn, qualche caffè-corretto e una “Fata” - 1

Lunedì 12 dicembre, ore 9,30 L’apolitico (non ha mai votato) scrivano-cittadino (non nel senso di milanese, bensì suddito dello Stato Italiano e come tale – almeno a parole – intitolato a riceverne i servizi pubblici di norma  previsti in un Paese civile) apprende da una banca spagnola che deve produrre una Declaraciòn de Residencia Fiscal (non occorre traduzione).
Lunedì 12 dicembre, ore 9,31 L’apolitico scrivano-cittadino chiede a un esperto come si può venire in possesso del citato documento.
Lunedì 12 dicembre, ore 9,38 L’apolitico scrivano-cittadino viene a sapere dall’esperto che (testuale): “basta telefonare alla sua (per competenza) Agenzia delle Entrate di via Abetone 10, telefono 02 54 00 11” e sarà subito informato sull’ottenimento della Declaraciòn.
Lunedì 12 dicembre, ore 9,42 L’apolitico scrivano-cittadino comincia a telefonare allo 02 54 00 11. Nisba, e per nisba si intendono minuti e minuti di tuu-tuu-tuu-tuu-tuu. Nota Bebe:  tuu con due u designa il segnale prolungato del telefono libero – e nessuno che ti risponde – mentre tu-tu-tu con una u sola, vuol dire telefono impegnato; precisasi comunque che in occasione delle tantissime chiamate alla sullodata Agenzia delle Entrate mai e poi mai fu possibile ascoltare tu-tu-tu-tu, il che fa pensare che i telefoni di cui sopra siano abilitati soltanto per il tuu-tuu-tuu-tuu-tu).
E allora l’apolitico scrivano-cittadino si butta nel tuu-tuu-tuu-tuu-tuu-tuu 2, 3, 4, 5, 6, 10, 100 volte, sempre la stessa tragica monotonia, salvo rari casi in cui l’Agenzia delle Entrate – per evidente sollazzo del chiamante – notificava tramite disco l’orario dell’ufficio (ma – domanda – visto che la cortese notizia era omaggiata durante l’orario dell’ufficio, a che membro serviva mai?).
Qui giunti – con o senza il piacevole intermezzo annunciante l’orario dell’ufficio – la linea telefonica cadeva invariabilmente, senza fare un plissè. A quel punto – ditino sempre più stecchito – l’apolitico scrivano-cittadino ritentava la telefonata e ri-ritentava e ri-ri-ritentava e ri-ri-ri-ritentava.

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Un apolitico scrivano-cittadino, una Declaraciòn, qualche caffè-corretto e una “Fata” - 1

Lunedì 12 dicembre, ore 10,55 E’ ormai trascorsa un’ora e 13 minuti dal primo tuu-tuu-tuu-tuu-tuu-tuu. Il fatto è che l’apolitico scrivano-cittadino vanta ascendenze romagnole e piemontesi (genti dalle teste dure, pervicaci, testardi, caparbi, cocciuti della madonna) eppertanto non demorde nel schiacciare tastini, schiacciare tastini, schiacciare tastini, col ditino sempre più stecchito, sempre più stecchito, sempre più stecchito.
Lunedì 12 dicembre, ore 10,56 Vittoria! Dopo un’ora e quattordici minuti di inascoltati tuu-tuu-tuu-tuu-tuu-tuu-tuu l’apolitico scrivano-cittadino vede finalmente premiato il suo ardore. A quelli che aveva deciso essere gli ultimi tuu-tuu-tuu-tuu-tuu del suo disastrato orecchio ecco rispondere un’anima pia sotto le spoglie di un impiegato-cireneo.
Risposta, però, che sposta l’apolitico scrivano cittadino dalla padella nella brace.
E perché mai, cosa combina, cosa gli dice l’impiegato-cireneo? Beh, messo al corrente del problema,  informa che della Declaraciòn lui non ne sa una beata fava di nulla, zero al quoto, trattasi di un oggetto misterioso tipo quelli che faceva vedere il Silvio Noto in tivù, qualcosa – come dicono in Veneto – mai coverta.
A ‘sto punto lo scrivano-cittadino piomba nel caos, va in tilt, pensa se non è il caso di cadere in depressione.
Ma mai disperare, orsù, nella vita. Accade infatti che – dopo pochi attimi di hitchcokiana suspence,  l’impiegato-cireneo suggerisce all’apolitico scrivano-cittadino di chiamare lo 02 5400 1245, numero interno della sullodata Agenzia delle Entrate (loro, uscite nostre) di via Abetone 10. Lì, a quel numero, sì  per certo che avrebbe ricevuto dritte per stringere in pugno la Declaraciòn.

Lunedì 12 dicembre, ore 10,58

L’apolitico scrivano-cittadino ringrazia l’impiegato-cireneo (non senza baciarlo telefono-castamente sulla fronte) e si accinge fiducioso a telefonare allo 02 5400 1245. Sì, ciao Pepp. Ditino che schiaccia tastino, ditino che schiaccia tastino, 02 5400 1245, 02 5400 1245, 02 54001245, e vai facile con quei meravigliosi, indimenticabili tuu-tuu-tuu-tuu-tuu-tuu ascoltati poco prima allo 02 54 00 11.
Lunedì 12 dicembre, ore 13,00 Qui giunto (nel senso di ora) l’apolitico scrivano-cittadino alza le mani come Hiro Hito (se all’Agenzia delle Entrate già non lavoravano – non rispondendo al telefono – durante l’orario di lavoro, sarebbe mai stato possibile che si mettessero a lavorare a orario di lavoro superato?).
No per certo. Unica novità allegrotta? Beh, nelle due ore e 02 minuti’ (10.58-13.00) buttate via chiamando lo 02 5400 1245, questo numero – a differenza dello 02 54 00 11- dopo tantissimi tuu-tuu-tuu-tuu non forniva gli orari di lavoro eppoi sbattere giù di linea. No, lo 02 5400 1245, più elegantemente, staccava subito la comunicazione non senza però farsi precedere da un beffardo sibiletto tipo linea-fax. Ohèi, tutti i gusti son gusti, anche quelli dell’Agenzia delle Entrate (loro, uscite nostre).
Lunedì 12 dicembre, ore 15,00 L’apolitico scrivano-cittadino è laureato in Scienze Politiche, ha letto molti testi di politica (financo in quattro lingue) ma è ancora così pirla da credere che esista la democrazia (quella orizzontale, la verticale, di cui a uno studio di Robert Putnam edito da Mondatori, non vale un cacchio).
La democrazia che del deputato (da deputare-delegare) che va a rappresentare l’elettore in un posto che molti Paesi chiamano appunto Camera dei Rappresentanti. Ecco pertanto che l’apolitico scrivano-cittadino credulone pensa bene di scrivere una email de dolèance a un suo amico deputato con la speranza di essere difeso in questo caso di civico oltraggio tramite tuu-tuu-tuu-tuu telefonici.
Nella email l’oltraggiato chiede solo – tramite il suo deputato – giustizia al ministro Tremonti (ancorché, trattandosi di ottenere soltanto una semplice Declaraciòn, di monti potrebbero bastarne anche due). Risposta al Lamento? Nisba (e se l’apolitico scrivano-cittadino dicesse cosa pensa che se ne sia fatto, il suo deputato, della
e-missiva inviata alla Camera, rischia di passare per volgare).
Martedì 13 dicembre, ore 9,00- 13,00
Mercoledì 14 dicembre, ore 9,00-13,00
Giovedì 15 dicembre, ore 9,00 –13,00
Venerdì 16 dicembre, ore 9,00 –13,00
Privo di fantasia, cosa fa l’apolitico scrivano-cittadino in tutti i quattro suesposti giorni? Si immola per ottenere la Declaraciòn sacrificandosi no stop nelle stesse, identiche, kafkiane, demenziali, ininterrotte, inutili, beffarde telefonate all’Agenzia delle Entrate, cominciate l’ormai lontano Lunedi 11 dicembre. La sua vita è divenuta soltanto un lungo, interminabile tuu-tuu-tuu-tuu-tuu-tuu-tuu-tuu.

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N.B.: alla prossima puntata (la Redazione di Mondointasca)

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