Che donna, l’Eroina dei Due Mondi!
Ecco l’antefatto, la nascita del leggendario amore (e così fu per davvero, almeno secondo una delle tante versioni storiche, ma questa è quantomeno la più suggestiva). Bello, capelli e barba rossiccio-nazzareno, dal cassero di una lancia “Josè” avvista Ana Maria Ribeiro da Silva de Jesus, le domanda come si chiama, lei risponde Anita, lui chiede un po’ d’acqua, lei gliela porge e a quel punto Garibaldi la fissa negli occhi e proclama: “Tu tens que ser minha” (Tu devi essere mia). A tanta fulminante, reciproca passione, seguirono due anni di avventure belliche a dir poco inaudite. Un paio delle più impossibili? Durante uno scontro Anita monta la guardia alle munizioni, fatta prigioniera sente dire che Josè è rimasto ucciso, ne cerca il corpo sul campo di battaglia e non trovandolo deduce che è vivo, ruba un cavallo e dopo quattro giorni di fuga raggiunge il suo uomo. Sempre a cavallo, fedele amico della gente ‘gaùcha’, l’Eroina dei Due Mondi sfugge a un’imboscata portando in salvo l’appena partorito Menotti, legato alla sella come una bisaccia del pony-express. (fine seconda puntata)