Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Amsterdam “break”

Eclettica, sfacciata, ricca di contrasti e contraddizioni.
È la capitale delle molte culture, dove etnie e differenze si fondono nel segno di un pluralismo perfettamente integrato

Musei, tracce di vita vissuta

La casa di Anna Frank
La casa di Anna Frank

Ricca e diversificata è l’offerta che la città propone.
Sulla piazza principale, il Dam, animata da artisti di strada e turisti indaffarati a immortalarsi in fotogrammi standard, sorge il Grand Hotel Krasnapolsky situato di fronte al palazzo reale.
Luculliano e imperdibile è il “brunch” domenicale, dove caviale e champagne convivono con tovaglie di fiandra e bicchieri di cristallo di Boemia.
Nella piazza si trova anche la Niewue Kerk, dedicata a Santa Caterina che riveste per gli olandesi la stessa importanza di Westminster per gli inglesi. A pochi isolati dal Dam, il quartiere ebraico dove le sinagoghe si rincorrono. Qui, al numero civico 263 della Prinsengracht, vennero scritte le pagine più intense del diario di Anna, bambina ebrea che guardando attraverso i vetri della celeberrima “casa sul retro” visse in clandestinità una prigionia familiare per sfuggire alle retate naziste.

Tesori universali

Van Gogh, Girasoli, Van Gogh Museum
Van Gogh, Girasoli, Van Gogh Museum

Un percorso che si snoda lungo il Singel permette di raggiungere il quartiere dei musei. 

Doveroso sostare al Rijksmuseum, scrigno dei tesori dell’arte fiamminga firmati da Rembrandt e Vermeer, per percorrere un viaggio a ritroso nel XVI secolo.
Poco distante un palazzo dalla facciata austera, ma solo come prima impressione. È il Van Gogh Museum, interamente dedicato all’omonimo artista di cui annovera tutta la prima produzione. Schizzi, appunti e gioielli sgargianti tra popolani che mangiano patate e una variopinta galleria di “Girasoli”.
Picasso, Manet, Mondrian e altri maestri dell’arte contemporanea sono invece ospitati nello Stedelijk, il museo comunale.

Libertà di trasgredire

Amsterdam "break"

Ma Amsterdam è eclettica e dietro questa patina di solennità nasconde la trasgressione.
Che vive nelle case galleggianti, espediente degli anni cinquanta per ovviare alla crisi degli alloggi, nel “red light district” (quartiere a luci rosse) dove le belle di notte trascorrono le serate davanti a una vetrina facendo sognare curiosi e clienti, o nei vicoli che si diramano a raggiera da Leidsplein, intrisi di un aroma particolare. Qui, infatti, si trovano i coffee shop più famosi del mondo dove “à la carte” si possono scegliere variazioni di marijuana da fumare, bere sotto forma di the o addirittura assaporare nell’impasto di un dolce.
Mentre Amsterdam, anticonformista fino all’eccesso, osserva serafica. Senza scomporsi. Da vera regina quale in effetti è. (23/03/2011)

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