Giovedì 18 Aprile 2024 - Anno XXII

Cento capolavori da Francoforte

Palazzo delle Esposizioni di Roma accoglie le opere della corposa collezione del banchiere Johann Friederich Städel. Un percorso che cavalca l’Ottocento pittorico europeo, spingendosi fino alle Avanguardie, da Tischbein a Paul Klee

Edgar Degas, Musicisti d'orchestra, 1872
Edgar Degas, Musicisti d’orchestra, 1872

Si apre a Roma, fino al 17 luglio, “100 capolavori dallo Städel Museum di Francoforte – Impressionismo, espressionismo, avanguardia”. La mostra rappresenta la grande occasione di poter ammirare alcune delle opere della celebre collezione tedesca fondata nel 1815 dal banchiere Johann Friederich Städel.

Incentrata soprattutto sull’Ottocento, l’esposizione offre una panoramica che spazia dai Romantici, al Realismo, passando dall’Impressionismo, il Simbolismo per chiudersi con le Avanguardie. Sette le sezioni in cui si articola la mostra distribuite in altrettante gallerie. Tra gli artisti presenti a Palazzo delle Esposizioni segnaliamo Koch, Corot, Monet e Degas ma anche Van Gogh, Böcklin, Feuerbach ma anche Klee e Picasso.

Il Simbolismo di Böcklin e Munch

Johann Heinrich Tischbein, Goethe nella campagna romana, 1786-1787
Johann Heinrich Tischbein, Goethe nella campagna romana, 1786-1787

Imponente in tutta la sua bellezza è il ritratto di Goethe realizzato nel 1787 da Tischbein ad aprire la sezione del classicismo tedesco. Un quadro che è divenuto anche simbolo del mito del Gran Tour italiano. Così come è importante e completa per i passaggi storici e cronologici la galleria dedicata all’impressionismo francese: le atmosfere di Parigi tanto care a Degas si intrecciano ai paesaggi realisti di Corot e Courbet, senza tralasciare i ritratti che hanno reso unico Renoir.

Punto focale della mostra il Simbolismo. La sala ad esso dedicata ne rispecchia a pieno la varietà del Movimento grazie alla presenza dei suoi protagonisti assoluti (Böcklin, Moreau, Redon, Munch, Ensor), con le loro evocazioni di mondi immaginati e inquietanti. Il Ritratto di donna su un tetto di Roma di Max Klinger, dal carattere solenne e meditativo fa da monumentale sfondo alla rappresentazione delle diverse poetiche del periodo.

Picasso e Klee chiudono la mostra

Paul Klee, Veduta della terra fertile, 1932
Paul Klee, Veduta della terra fertile, 1932

L’Espressionismo è provocazione, eccentricità, anticonformismo. E tutti questi elementi vengono rappresentati al meglio nella sezione ad esso dedicata. Heckel e Kirchner furono, tra gli altri, gli orgogliosi provocatori che diedero vita al movimento, contaminando l’idea stessa di arte. A metà tra la tradizione e la libertà di rappresentazione, gli espressionisti diedero vita a nuove potenzialità artistico-espressive. Fuori dal coro dell’Espressionismo Max Beckmann, artista difficilmente collocabile in un’unica corrente artistica, al quale è dedicata un’intera sezione, mentre all’arte visionaria di Paul Klee e Pablo Picasso l’onore di chiudere la mostra.

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Lo Städel Museum di Francoforte è da considerarsi una delle più ricche e prestigiose raccolte europee d’arte antica e moderna con oltre centomila pezzi che documentano l’intero percorso artistico del Vecchio Continente, dal Rinascimento ai giorni nostri. “Le opere del museo non vengono solitamente prestate all’estero – ha detto Max Hollein direttore dello Städel -, ma l’amore e la devozione per l’arte contemporanea ci ha spinto a cogliere questa occasione”. (01/04/2011)

 

100 capolavori dallo Städel Museum di Francoforte

Palazzo delle Esposizioni

Via Nazionale, 194 – Roma

Dal 1 aprile al 17 luglio 2011

Info: www.palazzoesposizioni.it

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