Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Paradiso di Colline Siciliane

Fantastica e poco conosciuta Sicilia. Nel cuore del Belice, famoso “solo” per il disastroso terremoto del 1968 (quanti anni!) ecco un villaggio siculo-albanese, con le sue molte “delizie”

Mandorli in fiore nella Valle del Belice (Foto: Baldo Messina)
Mandorli in fiore nella Valle del Belice (Foto: Baldo Messina)

Chi si sarebbe mai aspettato questo entroterra lussureggiante in Sicilia? Un sito agreste di campi ordinati, con scarse vie di comunicazione, costituite da una panoramica strada a infinito serpente che attraversa le colline. Siamo nel Belice, ma potrebbe essere Toscana o Umbria, in quanto a verde.

Pallaci, luogo di antichi immigrati

Palazzo Adriano
Palazzo Adriano

Arriviamo a Palazzo Adriano, il paesino dove sono stati girati gli esterni di Nuovo Cinema Paradiso, il film da Oscar di Giuseppe Tornatore. Nella grande piazza assolata e ventosa sono una di fronte all’altra due chiese, una di rito bizantino, Santa Maria Assunta, e una di rito latino, Santa Maria del Lume. Ciò si deve al fatto che in questa zona esiste una minoranza di origine greco-albanese. Fino a metà Settecento il posto si chiamava Pallaci e si parlava albanese.

Nella campagna subito fuori dal paesino c’è un bel casale, il Borgia Resort. Malgrado il nome, non dovete temere di essere avvelenati, anzi. Per una ventina di euro avrete una cena luculliana, tutta a base di prodotti locali, con qualche ricetta albanese, come i dromes, deliziose focaccine. In primavera la signora Maria cucina una pasta ricotta e fave che vi ricorderete a lungo, così come la caponatina, preparata secondo la ricetta di famiglia, una delle innumerevoli varianti che proverete in Sicilia, tutte legittime, tutte squisite.

Il piacere del buio

Paradiso di Colline Siciliane

Le stanze sono quelle della nonna, con il copriletto fatto all’uncinetto. La notte è silenziosa e buia, e anche fresca, sebbene in primavera avanzata di giorno i trenta gradi siano quasi d’obbligo.

È un vero piacere riappropriarsi del buio e del sapore dei legumi freschi appena scottati. Vale la pena fermarsi almeno due notti, anche per via della piscina coperta, sita in un piccolo edificio di fianco all’agriturismo. La piscina coperta, in tempi di spa, potrebbe sembrare qualcosa di scontato, uno dei soliti benefit delle solite strutture. Ma non qui. Qui la piscina rappresenta un tentativo di farcela, di riuscire a sconfiggere la catena di rassegnazione che non porta in questa terra i visitatori che essa meriterebbe di avere. Farci il bagno è come riportare una vittoria sul destino.

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