Sapevate che… A Milano i Paesi Baschi si sono presentati “a la grande”?
Eh sì, proprio una bella ‘paciata’, ovviamente composta dai loro meravigliosi Pintxos (le Tapas da Madrid in giù), miniopere d’arte gastronomica (inventore di turno, Gamarra di Vitoria-Gasteiz) “innaffiate” (si diceva antan) dal piacevole Txacolì (vino bianco, vanto delle tre province dell’Euskadi (che nella loro tremenda lingua Euskera sarebbe poi il Paìs Vasco, un tempo detto anche Vascongadas). Per dire quanto quei posti siano belli basti citare la splendida baia di San Sebastiàn (e chi viaggia portandosi dietro anche il palato, ricordi che in quel triangolo del nord della Spagna si registra la più alta percentuale mondiale di “stelle Michelin”).
Sapevate che… A Milano (mondanamente parlando, ma soprattutto per quanto riguarda ‘lu magnare’) i risultati elettorali hanno decretato che fortunatamente si dovrà ricorrere al ballottaggio?
Fortunatamente, perché tra ricevimenti, cenette, stuzzichini, canapè, drinks, happy hours elettorali, cocktails e inviti dei comitati di zona con spumantini ecc., basta darsi da fare e in tanti riusciremo a bagnarci il becco. Roba che la Banda della Tartina (bazzicante nelle sbafatine turistiche) se la sogna.
P.S. : Se è vero (come sembra) che la Moratti ha investito 12 milioni nella campagna elettorale, fatti due conti ci può ampiamente stare un “bianchino” a testa per ogni milanese.
Sapevate che… A Sedriano (MI) durante un convegno (vi partecipavano anche – “lo dice” il Corriere – una ‘insegnante di sinistra’, un ‘chirurgo di destra’ e – senza virgolette – una suora ugandese, mah!) Nicole Minetti è stata duramente contestata?
Commento politico: giù le mani (il qui presente scriba ne è perdutamente innamorato) dalla riminese Minetti! Bella “pataca” in Romagna (meno volgarmente “burdèla”), “gnocca” in Emilia e (più gentilmente, visto che è una onorevole) “bèla tosa” in Lombardia, nel cui Parlamento regionale forgia gli immancabili destini (non i suoi, della Lombardia).
Sapevate che… A Madrid gli “Indignados-Indignati”, incazzatissimi, per protesta hanno trascorso una notte all’addiaccio nella Plaza della Puerta del Sol?
Si vede che anche nella capitale spagnola i costi degli alberghi sono divenuti proibitivi.
Sapevate che… A Napoli oltre alla ‘monnezza’ c’è pure la malavita (Fulvio Bufi sul Corriere del 19/5 informa che; un 66enne turista yankee – sbarcato in escursione dalla “Celebrity” – è finito in coma per il frequente e comunissimo tentativo di scippo di un Rolex; e in piazza del Plebiscito un fracco di giovinastri “fa il pacco” – truffa con destrezza – ai turisti in visita).
Ma è molto più facile (si perdono meno voti – indovina di chi – e la gente abbocca ai blablabla) stare a sentire un ministro del turismo straniero o firmare vaghi “protocolli d’intesa” e altri blablabla piuttosto che mettere due guardie e una camionetta a protezione di chi viene a portare soldi nel Belpaese.
Sapevate che… Mehedi Havas, ministro tunisino del Turismo, ha detto che per rilanciare il Paese (e quindi evitare l’esodo di chi viene a cercare lavoro in Italia) andrebbero investiti 5 miliardi di euro?
Se così fosse, con 5 miliardi di euro la Tunisia diventerebbe ricca, con il risultato che da Lampedusa partirebbero stracariche carrette del mare con europei migranti a cercare lavoro.
Sapevate che… Per una migliore informazione turistico-mondana (e prendendo spunto dalla birichina vicenda di Strauss-Kahn – no zampino di Sarkò? Vattelapesca! -) questa rubrica (si perdoni se troppo osé) segnala (anche) l’esistenza di alcuni hotels “purcaciùn” (Novella 2000 direbbe ‘sexy’) nel mondo?
In primis si citi il Sofitel di New York, teatro delle recenti gesta di quel ‘bestiùn’ del Strauss-Kahn (miezzega: a 63 anni per – secondo il Corriere – sodomizzare una sciura di colore alta uno e 83 bisogna essere così machos che più machos non si può). C’è poi il Mayflower di Washington (nella camera 871 il governatore di New York fu cuccato con una ‘busòna’ (in bolognese corpivendola) di lusso (dimissioni, del governatore, non della busòna). Si prosegue con il Beverly Hilton di Hollywood, noto non per aver ospitato le Movie Stars bensì perché le sue lenzuola permisero le non puritane riunioni amorose extra talamo (mentre sua moglie stava andandosene al creatore) di John Edwards candidato alla presidenza Usa (preso con la carne in bocca, mollò la candidatura). E quanto al Belpaese c’è il romano Gran Hotel Flora laddove tre anni fa lo sfigato (mica sapeva che la meretrice aveva problema di Pista&Sniffo) deputato Cosimo Mele si ritrovò in camera con 2-lucciole-2 e (appunto) una delle convocate diede fuori di matto, credendo fosse bicarbonato. Infine, quanto a Turismo ‘Spurcaciùn Low Cost’, a Milano, tantissimi anni fa, la pensione Acapulco concedeva camere per incontri un filino birichini. Fine degli HH (Hard Hotels) nel mondo (nel prossimo numero, gli appartamenti; prima puntata: da Arcore alla Costa Smeralda).
Sapevate che… La ministra Brambilla finanzierà il Turismo nella Regione Piemonte con 3,6 milioni di euro?
Oh basta, là! Gràssie, neh, madamìn. (E già che c’è, con quei soldi gli dica di fare due lavoretti – un paio di sottopassaggi, qualche rotonda – sulla strada lungo il Lago Maggiore tra Castelletto Ticino e Arona. Sono 70 anni – ampia facoltà di prova – che è sempre la stessa, se permette, schifezza, tra semafori, code, proibizioni e limiti vari e chi ne percorrere i pochissimi chilometri, per proseguire verso le bellissime Stresa e Baveno, ci mette un’ora, o quasi). (24/05/2011)
