Malaga è celebre per il suo vino, il dolce clima e le sue bellezze (femminili). Ben due sono infatti le composizioni musicali dedicate alla Malagueña (e quale matusa non ricorda Bruno Marini che cantava “Il mio amore è nato a Malaga”?). E Malaga è anche Costa del Sol, turismo doc. Andiamo a scoprirli, affidandoci, invece che alle solite guide turistiche o a nostrani cantanti, ad Al-Idrisi, il primo geografo arabo che alcuni secoli fa descrisse il percorso da Algeciras a Granada, via Malaga (l’itinerario tra la prima località conquistata dai Moros e l’ultima ceduta ai Reyes Catolicos).
Malaga, dolce come il suo “Moscatel”
Piacevole, certamente da visitare, Malaga risalterebbe ancor più se non fosse relegata in secondo piano dallo splendore delle altre città andaluse. Bella l’Alcazaba (cittadella, villaggio fortificato) e soprattutto interessante la salita e il panorama dal castello di Gibralfaro (niente male il risveglio dopo un pernottamento nell’omonimo Parador): sullo sfondo il mare Mediterraneo, più sotto un mare di verde di giardini e le palmeras del Paseo del Parque, un trionfo botanico tra la Plaza de la Marina – epicentro del traffico cittadino – e la Plaza de Toros della Malagueta (Feria di Malaga nella settimana di Ferragosto, il 19 anniversario della conquista da parte dei citati Reyes).
Shopping d’alabastro
Oltre la Plaza de la Marina giganteggiano i pioppi secolari della Alameda Principal e si fa conoscenza con il dolce Moscatel, tipico Vino de Malaga (corso teorico su uvaggi e produzione presso il consorzio dei produttori, in un edificio sulla parte sinistra del viale). Dalla teoria si attraversa la strada per passare alla pratica – con un voluttuoso bicchierino di Pajarito – nella quasi prospiciente Antigua Casa Guardia, mitico ritrovo della mescita del vino con più un secolo e mezzo di storia.
Dopo un dovuto shopping di alabastro, vanto di Malaga, nelle tiendas intorno a Plaza de la Constituciòn, è tempo di provare la cucina locale (l‘ajo blanco – mollica, aglio, mandorle e uvetta – e l’andalusissimo Pescato Frìo, fritto misto di piccoli pesci). A El Palo, sobborgo sulla strada per Motril e la Costa Granadina, Casa Pedro costituisce il tipico esempio dei caciarosi ristoranti del sud Mediterraneo, con la caccia a un tavolo all’aperto, il viavai di camerieri, i clienti alla ricerca del fresco e di un pesce giusto a costo onesto.