Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

Pechino? Un sogno… Ma occhi aperti!

Continuano le (dis)avventure della nostra inviata alle prese con autobus fantasma e shopping selvaggio ma sempre con il sorriso sulle labbra. Visita alla Città Proibita (seconda parte)

Finalmente soddisfatti

Pechino? Un sogno... Ma occhi aperti!

Lasciamo il mercato e ci incamminiamo nuovamente verso l’albergo nel buio della sera pechinese, con le luci della città che ci fanno compagnia insieme alle chiacchiere dei passanti. Una breve sosta in camera e siamo pronti per la cena, anche questa volta scegliamo un ristorante frequentato da locali e a prezzi contenuti; nessun cameriere parla inglese ma tutti si intrattengono volentieri con i turisti sfogliando al tavolo le pagine del menù e consigliando i piatti più cari in assoluto, quasi come fossero imperdibili, ma in realtà ben lontani dall’idea di cena che avevamo. Irremovibili non cambiamo la nostra scelta e ce ne andiamo piuttosto soddisfatti sia del prezzo che del pasto; inutile dire che di ritorno all’hotel veniamo avvicinati da due ragazzi amanti del té, uno a poca distanza dall’altro. Per una volta, non ce ne preoccupiamo, consapevoli di essere a poche ore dalla partenza. Dulcis in fundo, occhi aperti quando si paga l’albergo in contanti: nonostante in alcune strutture sia la tipologia di pagamento favorita, è necessario farsi rilasciare la ricevuta e conservarla, per evitare brutte sorprese al momento del check out. Anche a Pechino è impossibile fare di tutta l’erba un fascio, grazie alla cortesia di alcuni persone, tra cui la signora che all’arrivo aveva tradotto per noi il nome dell’hotel in caratteri cinesi, risolvendo ogni problema di comunicazione con il tassista in città. In fondo, Pechino è davvero affascinante, e una volta in Cina una visita è quasi d’obbligo. Ma sempre a occhi aperti!

(2 – Fine)

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