Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Trekking su la “Gran Balconata del Cervino”

Cervino

Gran Balconata del Cervino, un percorso natura e cultura. Passeggiata che si svolge in un’atmosfera magica con la vista di una delle montagne più famose al mondo, il Cervino. L’itinerario, forse il più affascinante delle Alpi, porta alla scoperta di innumerevoli aspetti naturalistici e culturali

Il Cervino al mattino si
Il Cervino al mattino si “lava” e si specchia nel Lago Azzurro. Foto di Pietro Ricciardi © Mondointasca

Il Cervino è considerato la montagna più bella delle Alpi. La sua singolare forma a piramide e la posizione, isolata rispetto alle cime circostanti, lo rendono uno spettacolo davvero irresistibile. A questa montagna, posta sul confine tra Italia e Svizzera, sono legate la storia dell’alpinismo tra l’800 e il ‘900. Per noi italiani è solo il Cervino, per i tedeschi è il Matterhorn, mentre per i francesi è Mont Cervin. La sua vetta fu conquistata per la prima volta nel 1865 dall’inglese Edward Whymper, anticipando di pochi giorni l’italiano Jean Antoine Carrel originario della Valtournenche. Le sue pendici ospitano i paesi di Breuil-Cervinia sul versante italiano e Zermatt sul versante svizzero.

Progetto “Trekking autour du Cervin”

Direzione
Direzione “Gran Balconata del Cervino”

La valle del Cervino è un posto magnifico per moltissime attività sia invernali che estive. Gli appassionati della montagna, delle passeggiate all’aria aperta in alta quota, a contatto con la natura, sono ormai favoriti dalle belle giornate e da temperature ideali in questa stagione. Dall’etnografia all’ecologia, dai percorsi sensoriali agli sport estremi, la “Gran Balconata del Cervino” riesce davvero a stupire grazie al progetto Trekking autour du Cervin che ha visto la cooperazione tra i comuni della Valtournenche e Zermatt in Svizzera. L’iniziativa è stata cofinanziata dal programma di cooperazione territoriale Italia-Svizzera (2007-2013) e verrà completata nei prossimi due anni. Circa un milione e duecentomila euro per valorizzare il territorio transfrontaliero ai piedi del Cervino, sostenere l’escursionismo e più in particolare promuovere il turismo estivo. Anche se i lavori non sono ancora ultimati, gli appassionati potranno già seguire gran parte del percorso, avvicinarsi e allenarsi per affrontare il grande anello transfrontaliero Tour du Cervin, transitando anche in territorio elvetico.

I comuni coinvolti per la “Gran Balconata del Cervino”

Un minuscolo fiore rosa incontrato lungo il sentiero
Un minuscolo fiore rosa incontrato lungo il sentiero. Foto di Pietro Ricciardi © Mondointasca

L’itinerario la Gran Balconata del Cervino, che ho percorso in parte, si snoda intorno alla Valtournenche. Il punto di riferimento è naturalmente la montagna, maestosa e affascinante. Il percorso ci fa scoprire gradualmente la cultura, le tradizioni degli abitanti della valle, la natura piena di suggestioni tra alpeggi di montagna e piccoli villaggi raggiungibili solo a piedi. Camminando è il solo modo per ammirare la flora e la fauna da vicino. Di quando in quando fermarsi e farsi incantare dai panorami che si presentano ai nostri occhi. Il trekking Gran Balconata, ora sentiero N°107 è un anello che tocca i comuni di Antey-Saint-André, La Magdeleine, Chamois, Valtournenche e Torgnon. Il tracciato, una volta completato, proseguirà per i comuni di Châtillion, Saint-Vincent, Emarés percorrendo la base del Monte Zerbion fino raggiungere il Col di Joux e poi il Col Tzucore.

L’itinerario del trekking passa dove nasce la storia dell’alpinismo

Trekking senza troppe difficoltà
Trekking senza troppe difficoltà. Foto Pietro Ricciardi © Mondointasca

Per percorrere l’intero itinerario sono necessarie 25 ore, che si consiglia di suddividere in 4 tappe, pernottando nei rifugi e negli alberghi lungo il sentiero. Alla Gran Balconata si può accedere da 12 diversi punti e seguirla in senso orario o antiorario. Siamo al cospetto di montagne che hanno fatto la storia dell’alpinismo: il Cervino con i suoi 4.478 metri e il Monte Bianco (4.810 m) visibile in lontananza nella parte orientale del trekking. Senza difficoltà di rilievo, l’itinerario ha una lunghezza di 73 km (dislivello complessivo 2.300 m; mentre la quota media è di 1.800 m), è adatto a tutte le fasce di età e a tutti coloro che amano l’escursionismo. Il periodo consigliato è da giugno a settembre. Un suggerimento che vale sempre e per chiunque si avventuri in montagna: conoscere le regole di base della sicurezza.

“Percorso energia” – Parapendio – “Sentiero sensoriale”

Area gioco per i bambini lungo il tracciato Chamois-La Magdeleine
Area gioco per i bambini lungo il tracciato Chamois-La Magdeleine. Foto Pietro Ricciardi © Mondointasca

Nei prossimi mesi verrà completato il Percorso energia che va da Chamois (una delle località “Perle delle Alpi”) a La Magdeleine. Filo conduttore, appunto, è l’energia. Lungo il tracciato, per i più piccoli, sono state posizionate strutture per il gioco e lo sport e pannelli esplicativi ispirati agli elementi: Terra, Acqua, Fuoco e Aria. Per la stagione 2013, dicono i responsabili, verranno realizzati: il Museo della Montagna, a Breuil-Cervinia; il Museo Vertice presso la Diga del Lago Goillet; la valorizzazione degli alpeggi della Valtournenche; il Centro culturale Abbé Treves a Emarèse, da cui sarà possibile visitare la Borna da Ghiasa, una fenditura nella roccia da cui fuoriescono correnti d’aria molto fredde che hanno permesso la formazione sul fondo di ghiaccio fossile e dove un tempo i valligiani vi conservavano la carne. A Nissod di Châtillon e a La Magdeleine ci si potrà lanciare nel vuoto, a volo d’Aquila, con il parapendio. La piattaforma di La Magdeleine può essere utilizzata anche da persone diversamente abili. In località Perrères, nel comune di Valtournenche, verrà realizzato un Sentiero Sensoriale, accessibile anche a persone con handicap motorio e visivo per far conoscere la valle dal punto di vista naturalistico, storico e culturale attraverso i cinque sensi. In apposite zona di sosta con box didattici si potrà scoprire con il tatto i diversi tipi di corteccia degli alberi, con l’olfatto la specie di fiori, con il gusto assaporare la bacca di mirtillo, con l’udito distinguere i rumori del bosco, con la vista osservare le tracce degli animali e i profili delle montagne.

Torgnon, il Musée Petit Monde

Visita al Musée Petit Monde
Visita al Musée Petit Monde. Foto Pietro Ricciardi © Mondointasca

Un piccolo tesoro a memoria della storia e della vita di questi luoghi lo troviamo a Torgnon, nell’abitato di Triatel. Si tratta del museo etnografico Petit Monde, inaugurato nel 2004. Uno spaccato sul mondo antico con il suo complesso architettonico di tre antiche costruzioni: raccard a schiera la grange e un grenier. Le strutture costruite tra il 1463 e il 1700 si sono conservate fino a oggi. Una mostra permanente dal titolo Il labirinto della memoria ci regala una preziosa testimonianza della vita che veniva condotta in questi luoghi. Una serie di pannelli descrittivi con disegni, foto e ambientazioni ripropongono la vita contadina, il lavoro, la cultura, il territorio in una sorta di percorso didattico. Nel raccard a schiera trovano posto quattro sezioni dedicate al fieno, al grano, al mulo e alla mucca.

 

Per info:
www.trekkingcervino.com

www.montecervino.org

LEGGI ANCHE  A Brunico il quinto museo di Reinhold Messner
Condividi sui social: