Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Gole di Alcantara, piccolo canyon siciliano

alcantara

Itinerario naturalistico (e refrigerante) tra cascate, grotte e laghetti creati da un’antichissina eruzione dell’Etna. È un vero spettacolo quello offerto dalle Gole di Alcantara dove l’acqua è sempre fredda e la fatica dell’esplorazione è ripagata dal paesaggio

Gole di Alcantara, piccolo canyon siciliano

C’è un posto in Sicilia che ha qualcosa di magico. Il suo aspetto è selvaggio e raggiungerlo è reso impervio dall’orografia preistorica eppure la ricchezza della natura, degli animali che vi abitano e delle varietà di fiori e piante che è possibile trovarvi ripaga di ogni sforzo. Stiamo parlando delle Gole di Alcantara (dall’arabo Al Qantar, ponte), poco oltre Taormina, in direzione di Francavilla di Sicilia. Veri e propri canyon scavati da una antichissima eruzione dell’Etna rappresentano ciò che la natura può creare da sola: prismi basaltici esagonali, pareti di rocce che possono raggiungere anche i 25 metri di altezza e una larghezza dai 2 ai 4-5 metri. Il corso del fiume Alcantara si è insinuato nel corso del tempo nelle fenditure create probabilmente da violenti terremoti e dalle eruzioni vulcaniche, creando un percorso che si snoda per diversi km, sei dei quali rappresentati proprio dalle Gole.

Gole di Alcantara, con gli stivali pronti per l’esplorazione
Gole di Alcantara, piccolo canyon siciliano

Cascate, laghetti naturali, grotte sono disseminati lungo tutto il tragitto ad una altezza di 1200 metri, lungo i pendii dell’Etna. L’acqua del fiume è sempre molto fredda e anche per questo il periodo consigliato per visitare le Gole va da maggio a settembre. Al loro arrivo, ai visitatori vengono dati degli stivali salopette per potersi muovere meglio nell’acqua gelida, ma non sono pochi quelli che in barba al raffreddore si tuffano per cercare refrigerio nei giorni di gran caldo. Le escursioni lungo i pendii vicini richiedono circa un’ora e mezza di cammino e per questo sono consigliate a persone esperte. La fatica, però, viene ripagata dal paesaggio. I boschi si alternano alla macchia mediterranea, ai fichi d’india ma è possibile incontrare anche anemoni, papaveri e oleandri. Un ambiente abitato da numerose specie animali. Il gruppo più rappresentato è quello degli uccelli con ben 174 specie diverse: dal merlo acquaiolo al martin pescatore. Varietà che è possibile ammirare grazie anche a visite guidate organizzate dal Parco Naturale dell’Alcantara che interessa gli oltre 50 km dell’omonimo fiume.

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