Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Marrakech, una “perla” per tutte le tasche

Al termine della narrata gita automobilistica col Bruno Alegi, cicerone nel montagnoso Marocco dell’Atlante, visitando molte Kasbah e calpestando sabbie del deserto, dormendo in Riad e Ksar da “sciur”, avvisto infine la snella sagoma della Koutoubia di Marrakech…

Tutto il mondo a Marrakech

Koutoubia, la Moschea di Marrakech
Koutoubia, la Moschea di Marrakech

Ma a Marrakech puoi anche trovare il tranquillo viaggiatore piccolo borghese dal budget contenuto (tanti ovviamente i francesi, datosi che dal 1912 al 1956 il Marocco fu un loro Protettorato) e il fricchettone europeo che con zaino e scarponcini è venuto a svernare, o a crogiolarsi al sole africano, oltre che a farsi pure qualche fumatina.

Ci sono poi avventurieri del deserto (non necessariamente fuorilegge, bensì solo amanti del turismo di avventura) e golfisti, turisti-fai-da-te reduci da ore di internet ed escursionisti giornalieri delle spiagge atlantiche, plotoncini di (soliti) giapponesi e partecipanti di più sostanziosi gruppi (più appetiti dalle guide di quanto un leone sogni di sbafarsi una gazzella: finiranno prigionieri nel Suk davanti a tappeti, puff e olio d’argan, fino all’acquisto liberatorio pro-commissione del cicerone). Sempre tanta è a Marrakech la “gente che va e gente che viene” (diceva Mischa Auer nel finale di “Grand Hotel”), anche dopo il recente attentato al Cafè Argana, affacciato sulla animata – quanto colore e folclore – Djemaa el Fna (“piazza dei trapassati” perché un tempo sede di esecuzioni capitali, con susseguente esposizione della testa del reo, oggi Patrimonio dell’Umanità, così va la storia).

Dentro le Mura, la Storia

Piazza Jamaa el-Fnaa
Piazza Jamaa el-Fnaa

Ma è tempo di muoversi dalla piazza dei venditori d’acqua (ragazzi che vista possiedono! Anche posteriore: puoi scattargli la più furtiva delle foto, roba da 007, e quelli ti zompano addosso a chiederti il bakshish-mancia), dei saltimbanchi, dei pifferai incantanti il cobra e di tante altre comparse che campano svagando turisti High, Low Cost e fai-da-te (così quei ladri degli agenti di viaggi imparano). Ed è anche venuto per me il momento di distogliere lo sguardo dalla Koutoubia. Perché Marrakech (da cui Marocco) città più che millenaria (fondata nel 602 d.c. secondo una brochure del Turismo marocchino, oppure nell’XI, secolo, ‘lo dice’ la guida Vallardi, ma va bene lo stesso) ha ovviamente tanto da mostrare, fuori e dentro la vasta Medina circondata da chilometriche rosse mura interrotte da sei eleganti porte. Ma tutte quelle bellezze artistiche e architettoniche (palazzi e Madrasse, seminari islamici) giardini e Riad (magioni signorili, alcune divenute minihotels quando non lussuosi B&B ‘à la page’) andrà ad ammirarli di persona il gentile lettore (mica volerà a Marrakech solo per fare shopping nei Suk e affollare le Disco e il Casinò, che la sera fagocitano turisti nella zona moderna della “Perla del Sud”). (2 – Fine)

(28/07/2011)

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