Le radici del cambiamento
Dalla terra di un piccolo vaso, piantando i semi e curandone la crescita sbocciano girasoli, grandi fiori. Questa la chiave del progetto. Dal patrimonio rurale e dalle sue peculiarità fioriscono le ricchezze per la promozione e la valorizzazione del territorio anche a livello turistico. Dalla conferenza è emerso che il concetto di vacanza non è solo quello dello svago, ma anche di esperienza di vita. Le nuove forme di turismo rurale servono a intercettare la domanda del turista alla ricerca di un rapporto diretto con i luoghi visitati, con il territorio e la sua memoria storica, la sua cultura e il suo ambiente. Il turista non è solo spettatore ma diventa protagonista. La filosofia del progetto ha coniugato i concetti di management territoriale, sviluppo ed eco-sostenibilità. Le decisioni condivise e la consapevolezza nelle attività progettuali hanno permesso di elaborare un prodotto turistico che mette al centro l’autenticità locale di ogni singolo territorio. In Trentino la Valle del Chiese, la Valle dei Mocheni, Tesino e il Vanoi testimoniano il vantaggio di fare sistema col territorio e la costruzione e la gestione di destinazioni turistiche in ambito rurale. Queste realtà hanno accolto la sfida lanciata dal progetto Listen to the Voice of Villages e preparato un’offerta turistica alternativa e sostenibile.
Valle del Chiese: il contributo alle esperienze rurali
Il nuovo metodo adottato sul medio-lungo periodo della Valle del Chiese, per un turismo sostenibile è un esempio da seguire. “Ora, soggetti quali il Consorzio turistico locale, l’Ecomuseo e il Bim, hanno potenziato la collaborazione dando vita a Esperienze di turismo rurale e sono in continuo dialogo”, spiega Fabio Sacco, partner del progetto e ora direttore del Consorzio turistico Valle del Chiese. Le organizzazioni hanno redatto un ricco programma di attività che consente al visitatore di incontrare in modo autentico la realtà storica e culturale valligiana. Si mostra ai turisti il lavoro delle api e della produzione di miele e cera, gli si da la possibilità di seguire workshop esperienziali, come “L’albero racconta”, per conoscere i segreti degli alberi celati dalla corteccia, oppure l’orto della strega Brigida che svela le proprietà terapeutiche di piante millenarie. E ancora le proposte di Esperienza Rurale che rilanciano il sentiero etnografico del Rio Caino: si ripercorrono gli insediamenti artigianali d’altri tempi e la cultura contadina, dalla visita all’antica fucina del fabbro ferraio, alle fornaci per la produzione della calce e al vecchio mulino. Spazio anche all’enogastronomia: assaggi di cibi locali e sani prodotti secondo la tradizione, dalla polenta, alla Spressa Dop, al radicchio dell’orso e al miele, che fanno gustare l’essenza della valle del Chiese.